VENDOLA SCARICA DI PIETRO, APRE ALL’UDC E RAFFORZA L’ASSE CON BERSANI
Agosto 2nd, 2012 Riccardo FucileIL LEADER DI SEL PRONTO A PARTECIPARE A COALIZIONI CHE COMPRENDANO “TUTTI QUELLI CHE VOGLIONO MODERNIZZARE IL PAESE E CHE ABBIANO AL CENTRO I DIRITTI SOCIALI E CIVILI” …”DI PETRO RISCHIA LA DERIVA”
Il duo Bersani (Pd)-Vendola (Sel) aprono all’Udc di Casini.
Dalla riunione arriva l’apertura al partito dell’ex presidente della Camera che solo ieri avevano aperto uno spiraglio all’alleanza invocando i partiti ad “ammainare le bandiere di parte”.
E in questa nuova alleanza, a legge elettorale ancora in alto mare, il leader di Sel mette fuori dai giochi l’Idv: “Il propagandismo esasperato di Di Pietro lo sta portando alla deriva”.
Il presidente della Puglia spiega di essere pronto a partecipare a coalizioni che comprendano “tutti quelli che vogliono modernizzare l’Italia” e che abbiano al centro “i diritti sociali e civili delle persone, come i diritti delle coppie gay”.
Argomenti che solo ieri il segretario dei Democratici ha elencato nella carta di intenti.
Allo stato le porte chiuse per l’Idv perchè “non sta mostrando interesse” per la costruzione di un’alleanza di centrosinistra.
Solo un mese fa Vendola e Di Pietro avevano inaugurato il “cantiere del centrosinistra” e lanciato un aut aut ai democratici.
In caso di alleanza con Casini sarebbero venuto meno il patto di Vasto.
I due partiti dicevano di aver fatto fronte comune (“Niente coalizione se non ci siamo entrambi”), con il governatore pugliese che proteggeva l’ex magistrato gettando sul tavolo il suo clamoroso successo nelle ultime amministrative.
Invece oggi Vendola apre ai moderati dicendo: “Il centrosinistra è il soggetto fondante dell’alternativa e non deve aver paura di portare con sè chi intende arricchire il suo orizzonte se l’agenda ha al centro i diritti socialie civili. Io non pongo veti a nessuno”.
Sel “è disponibile ad essere un soggetto fondatore al pari del Pd di un polo della speranza per costruire l’alternativa a 30 anni di liberismo che hanno portato l’Italia in grande crisi”.
Il governatore della Puglia però smentisce, bollando come “Fantapolitica”, l’ipotesi di una lista unica Pd-Sel.
”Con Bersani abbiamo discusso a lungo dei contenuti della carta di intenti — spiega Vendola — e tra qualche ora ci sarà un documento di Sel che vuole interloquire nel merito dei temi. A Bersani ho sottolineato la necessità di una rottura molto più limpida con politiche di liberismo che hanno segnato 30 anni e portato l’Italia in una condizione di grande crisi”.
Per il leader di Sel “è necessario costruire un polo della speranza, una coalizione del futuro per offrire una prospettiva alle giovani generazioni a partire da un piano straordinario del lavoro”.
Per Vendola è necessaria “una coalizione larga e plurale per essere un credibile punto di svolta”.
Vendola non crede però nella aggregazione di Pd e Sel in una lista unica: “ho fondato un partito e sono molto orgoglioso di rappresentare un punto di vista molto critico verso il liberismo. La reductio ad unum non è un vantaggio”.
Vendola ha parole anche per quelli che non sarebbero stati mai presi in considerazione come alleati: “Fini vuole ricostruire il centrodestra, il mio progetto è il centrosinistra. E’ difficile che le strade possano coincidere”