Luglio 15th, 2008 Riccardo Fucile
IL SUO FILM “LE RAGIONI DELL’ARAGOSTA” FINANZIATO CON 400MILA EURO DALLO STATO FA FLOP …ALLORA LEI NE CHIEDE ALTRI 350MILA …EFFETTIVAMENTE FA RIDERE.
Non so se Sabina Guzzanti sia una esperta di rapporti orali, vista la finezza con cui ha apostrofato la Carfagna, ricevendone una querela, certamente non si può dire che non se ne intenda di rapporti venali. Riuscire a farsi finanziare al 40% un film dallo Stato, riesce solo a una “eletta casta di moralizzatori”, abituata a frequentare i salotti bene della capitale. Ovviamente con un passaporto progressista in tasca. E’ del 2006 la richiesta di finanziamento pubblico che la Guzzanti fece alla direzione generale per il cinema del Ministero dei beni Culturali, per la realizzazione del film ” Le ragioni dell’aragosta”. Il 25 settembre si riunì la commissione per la cinematografia che decise a quali pellicole concedere il finanziamento pubblico e a quali no. A fronte di un preventivo globale di un miliardo di euro, la commissione stanzia per il “capolavoro” della Guzzanti il 40%, ovvero 400mila eurini. Il film viene girato, arriva nelle sale il 7 settembre 2007 e, nonostante molte promozioni ( compresa una ospitata da Santoro ad Anno Zero), al 13 aprile 2008 risulta aver incassato 440.635 euro.
In gergo cinematografico un buco pazzesco, forse colpa degli italiani progressisti che non hanno capito la genialità dell’artista e l’avvincente trama ( è la storia di un gruppo di comici che si ritrovano in Sardegna e realizzano uno spettacolo teatrale).
Dopo essersi finanziata con 400mila eurini dei contribuenti, dopo gli scarsi introiti del film, che si inventa la Guzzanti? Chiede una modifica del piano di produzione e un incremento a posteriori dei finanziamenti. Continua »
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Settembre 11th, 2007 Riccardo Fucile
IL MARCHESE DEL GRILLO E IL V-DAY : PERO’ DICCI QUALCOSA DI NUOVO OGNI TANTO…
Confesso che ho sempre avuto un debole per Beppe Grillo, uno dei migliori comici italiani del dopoguerra, uno dei rari artisti che unisce una beffarda maschera facciale a una satira pungente e corrosiva. Chi non ricorda le sue devastanti incursioni al festival di Sanremo e gli attacchi ai politici di qualche tempo fa che gli costarono l’allontanamento da mamma RAI? Poi diciamo la verità …è pure genovese e anche se certe volte è poco coerente nello stile di vita rispetto a quanto enuncia (vedi le foto estive in Sardegna dove inquinava anche lui con la sua imbarcazione o il fatto che gira in Ferrari e non in bicicletta o coi mezzi pubblici), cerchiamo di passarci sopra: nessuno è perfetto si sa. Ne sa qualcosa uno che lo appoggia (a parole), Pecoraro Scanio, segretario dei Verdi, il cui partito promuove tanto bene l’energia eolica nel nostro Paese che stipula contestualmente accordi di sponsorizzazione economica con le aziende produttrici, cosicchè da Paese spesso delle “palle” ora stiamo diventando il Paese delle “pale” (eoliche) e i verdi incassano…c’est la vie. Ma ritorniamo al V-day e alle iniziative che Grillo ha portato dal web a Piazza Maggiore a Bologna e nei banchetti sparsi in tutta Italia dove si raccolgono firme per chiedere che non vengano ammessi a candidati in parlamento coloro che hanno subito una condanna definitiva (e qui Grillo elenca alcune decine di casi , da Visco a Bossi, da Dell’Utri a Farina, da Carra a De Michelis, che riguardano deputati e senatori che attualmente siedono in parlamento). Nessun italiano in teoria amerebbe essere rappresentato da un condannato. Ma qui permetteteci tre considerazioni: la prima è che esiste chi è stato condannato per un reato amministrativo e patrimoniale o per collusioni con mafia e camorra, o per gravi reati contro la persona o lo Stato ed è un conto. Continua »
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