Febbraio 20th, 2009 Riccardo Fucile
SABRINA LA PASIONARIA SCRIVE SU REPUBBLICA: “NON MI RICONOSCO PIU’ NELLA SINISTRA”… “IL PD VOTA CONTRO IL LODO ALFANO E POI GARANTISCE L’IMMUNITA’ ALLA BELILLO”… “IL PRIVILEGIO VA COMBATTUTO OVUNQUE SI ANNIDI” … “EMILIO FEDE E’ UN GIORNALISTA MOLTO PIU’ COERENTE DI CERTO SUOI COLLEGHI DI SINISTRA CHE FINGONO DI ESSERE LIBERI”
La battuta è stata messa in circuito dai d’alemiani, nei corridoi di Sant’Andrea
delle Fratte, antica sede romana e attuale urna cineraria del Pd: ” Non l’ha ammazzato Soru, quello l’ha stroncato la Ferilli”. Ovviamente si riferiscono all’amato ex segretario Walter Veltroni.
A cosa si riferiscono? A una lettera aperta della pasionaria Sabrina, pubblicata su Repubblica, in cui l’attrice si dichiara tradita dal suo partito: “Non mi riconosco più nella sinistra”.
Vediamo di riassumere la vicenda. Nel 2005 la Ferilli, testimonial del referendum sulla fecondazione assistita dichiara al settimanale Gente di preferire l’adozione.
Katia Belillo, deputato comunista, nota per praticare il kickboxing e la rissa con l’Alessandra Mussolini da Vespa, reagisce e commenta: “Ha preso i soldi e poi da brava popolana ritratta”.
La Ferilli che stavolta i soldi non li aveva davvero presi querela la Katia che si barrica dietro l’immunità parlamentare. Continua »
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Gennaio 30th, 2009 Riccardo Fucile
BERLUSCONI E VELTRONI RAGGIUNGONO L’INTESA SULLA LEGGE ELETTORALE PER LE EUROPEE CON SBARRAMENTO AL 4%.…I PARTITI MINORI SARANNO TAGLIATI FUORI… ENTRAMBI I DUE MAGGIORI PARTITI RISCHIAVANO DI PERDERE UN 5% DI VOTI, ALLORA SI CAMBIA LA LEGGE… MA IL BIPARTITISMO LO DEVONO SCEGLIERE GLI ITALIANI NON I CAPIBASTONE… SI STA EMERGINANDO IL 30% DEGLI ELETTORI
Esistono vari concetti di democrazia, in teoria quello più celebrato parla sempre di tutela
delle minoranze, vuoi etniche che religiose o politiche.
Esiste poi la prassi diffusa, nei regimi autoritari in modo sfacciato e palese, in quelli democratici in modo soft e con giustificazioni “liberali” ed efficientiste, da parte di chi detiene il potere, di “ridurre gli spazi politici” delle potenziali opposizioni.
Così, a seconda del momento, sentirete sperticate lodi al sistema proporzionale puro o al bipolarismo, alla politica delle alleanze o al bipartitismo, ovviamente a convenienza di chi serve il menù a tavola.
In Italia l’esistenza di due partiti maggiori o coalizioni che siano, ha portato alle ultime elezioni al sistema maggioritario con sbarramento, per cui molte forze politiche sono state escluse, sia a destra che a sinistra, dal parlamento italiano.
Ora si avvicina la scadenza delle elezioni europee per le quali vige il sistema proporzionale puro e tutte le forze politiche con un minimo di consensi avrebbero potuto essere rappresentate a Bruxelles. Continua »
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Dicembre 18th, 2008 Riccardo Fucile
MENTRE FINI PROCESSA ANCHE LA CHIESA E PRESENTA CON VELTRONI IL LIBRO GIUSTO PER LUI…”LA CRICCA”, MOLTI DIRIGENTI DI AN DICONO DI ACCUSARE MAL DI PANCIA PER LA ANNESSIONE NEL PDL… L’IPOCRISIA DI VOLERSI SEDERE A TAVOLA, SALVO FINGERSI DIVERSI E A DIETA VALORIALE…COMODI, CHE SILVIO UN PO’ DI TRIPPA NON LA NEGA A NESSUNO
Siamo tra coloro che, avendolo conosciuto in tempi “non sospetti”, non accusiamo il Gianfri nazionale “di aver cambiato idea”, in quanto riteniamo molto più semplicemente che non ne abbia mai avute di proprie. Si adattava a fingersi “fascista” per convenienza allora, come a dichiararsi “antifascista” adesso, quindi il problema non è questo.
Diventa forse un pochino più imbarazzante quando, dalle letture della sua formazione culturale, ovvero Tex Willer, passa a commentare le 80 pagine del documento vaticano “Memoria e riconciliazione: la Chiesa e le colpe del passato” che incautamente qualche amico suo gli aveva regalato, pensando di non recargli danno.
Fini invece riesce a fare un processo alla Chiesa per le leggi razziali con il solito scarso approfondimento che lo distingue. Forse un suo intervento sulle “colpe proprie del passato e del presente” avrebbe goduto di maggiori consensi, ma certamente non gli avrebbe garantito l’abbonamento annuale al posto d’onore della sinagoga di Roma e l’imprimatur laico che gli serve per scalare il Colle.
Lo soccorre un attore ormai sul viale del tramonto, Walter Veltroni, che lo raggiunge, esprimendo consenso alla sua dotta analisi, alla presentazione del libro di Renato Venditti, “La cricca”, mai titolo fu più indicato per l’occasione salottiera. Continua »
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Dicembre 18th, 2008 Riccardo Fucile
IL VENTO DEL RINNOVAMENTO INDUCE ALBA A SCENDERE IN CAMPO… UNA VOLTA DISSE “NON CREDO CI SIA NIENTE DI MALE SE OGNI TANTO FACCIO VEDERE IL CULO”… PAROLE SAGGE, DI CULO ORA AL PD NE HANNO VERAMENTE BISOGNO… UN PARTITO AL TRAMONTO HA NECESSITA’ DI RITROVARE L’ALBA
E’ sicuramente bella, non è stupida, anzi probabilmente è più intelligente di Veltroni, ha carattere, è talmente tosta che potrebbe anche mettere a tacere Di Pietro in un dibattito televisivo con un colpo di “coscialunga”, buca il video ed entra nelle case anche solo con le labbra siliconate: perchè non potrebbe essere lei la nuova segretaria del Partito Democratico?
Se lo deve essere chiesta a lungo, prima di rilasciare al massmediologo Klaus Davi questa dichiarazione: ” Vista la comatosa situazione del Pd, non escludo che alle prossime primarie io possa concorrere”.
In fondo che male ci sarebbe se una signora 47enne, cresciuta a “biberon e politica”, come sostenuto da Alba, si candidasse?
Almeno lei può vantare un nonno artigiano socialista perseguitato dai fascisti e un padre che la portava alle celebrazioni del 25 aprile. Almeno lei non ha scandali e tangenti alle spalle come tanti dirigenti del Pd, è una che si è fatta ( e rifatta) da sola.
E se sarà il caso si potrà pure cambiare quel brutto simbolo del Pd con quello di un paio di tette siliconate che in Italia portano sicuramente più voti.
Invitata da Klaus Davi a commentare un sondaggio condotto tra mille internauti che l’hanno incoronata icona femminile della sinistra italiana, Alba Parietti ha rivelato la sua aspirazione, ma anche il ragionamento che Veltroni le ha fatto nel tentativo di dissuaderla: “A giudizio di Veltroni, sarei troppo abituata ad essere protagonista e quindi, dal momento che alle primarie a contendersi la scena sono sempre due/tre persone, avrei finito con l’annoiarmi”. Continua »
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Dicembre 17th, 2008 Riccardo Fucile
ALLE REGIONALI VOTA SOLO IL 52,98%, IL 16% IN MENO DEL 2005… IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA VINCE COL 48,81% CONTRO IL 42,67% DI QUELLO DEL CENTROSINISTRA… RISPETTO ALLE POLITICHE IL PD SCENDE DAL 33,5% AL 19,6% E L’IDV SALE DAL 7% AL 15%… IL PDL SCENDE DAL 41,6% al 35,2% MA COMPLESSIVAMENTE TIENE CON LE LISTE ALLEATE… BUON RISULTATO DELL’UDC
Ritornando al voto dopo lo scandalo della Sanità che aveva travolto la Giunta di Ottaviano del Turco, la scadenza elettorale abruzzese era vista da molti come un braccio di forza tra Veltroni e Di Pietro.
Al di là della scontata vittoria di Gianni Chiodi, candidato del PdL, favorito da tutti i sondaggi, era la proporzione dei consensi che sarebbe stata distribuita tra l’Idv e il Pd a tenere desta l’attenzione su queste elezioni regionali. Tra un’opposizione “aggressiva” dipietrista e una “soft” degli amici di Veltroni. Il candidato del centrosinistra, Carlo Costantini, peraltro era espressione proprio dell’Idv. Vediamo di fare qualche osservazione, partendo dal dato più impressionante: il calo pauroso di votanti, dal 68,58% delle regionali 2005 al 52,98% di oggi.
In pratica un abruzzese su due ha preferito starsene a casa. E se il “disamore” ha colpito principalmente il candidato di sinistra, non è che sia un buon segno neanche per il Centrodestra.
Il risultato ha visto il candidato del PdL, Gianni Chiodi, prevalere con il 48,81% dei consensi (1,5% in più dei voti raccolti dalla sua coalizione), contro il 42,67% del candidato delle sinistre, Carlo Costantini ( che ha perso un 2% rispetto ai voti della coalizione). Continua »
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Dicembre 6th, 2008 Riccardo Fucile
QUANDO UNO PIU’ UNO NON FA PIU’ DUE… DS E MARGHERITA CONTAVANO INSIEME UN MILIONE DI ISCRITTI, HANNO PRESO LA TESSERA DEL PD SOLO IN 300.000… L’UNIONE NON FA LA FORZA…MENTRE I RED DI D’ALEMA FANNO PROSELITI
Democratici di sinistra e Margherita, quando erano due partiti distinti, avevano in totale un milione di iscritti: erano lo “zoccolo duro” del centrosinistra italiano, la base militante.
La Quercia di Fassino nel 2007, ultimo anno della sua storia, contava la bellezza di 543.000 iscritti. Negli anni precedenti ne aveva avuti ancora di più: 656.000 nel 1999; 555.000 nel 2000; 598.000 nel 2001; 549.000 nel 2003; 555.000 nel 2004; 543.000 nel 2005; 615.000 nel 2006.
Nessun’altra formazione politica in Europa poteva contare su un numero così alto di aderenti.
La stessa Margherita, partito relativamente giovane, si difendeva bene, grazie al radicamento sul territorio degli ex popolari.
Ha iniziato con 250.000 iscritti e nel 2007 ha toccato quota 430.000 iscritti, anche se in presenza di polemiche e di accuse interne di “tesseramento fantasma” ( vecchia capacità democristiana di raddoppiare le tessere).
Una volta nato il Pd, tutti si sarebbero aspettati che raggiungesse quota 1 milione di iscritti, questo era l’obiettivo, peraltro dichiarato apertamente anche da Veltroni.
Anche perchè difficile sostenere che se alle primarie partecipano 3 milioni di italiani, poi non si raggiunga a livello di tesseramento ufficiale almeno quota 1 milione. Continua »
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Novembre 25th, 2008 Riccardo Fucile
IL PD RICORRE AL LICENZIAMENTO IN TRONCO E SENZA PREAVVISO DI 62 DIPENDENTI DEL PARTITO ( 38 EX DS E 24 EX MARGHERITA)… PEGGIO DEI PADRONI DELLE FERRIERE…QUALCHE DIRIGENTE ESCLAMA: “LA SINISTRA COME LA CECENIA: I CECCHINI SPARANO A VISTA”… ORMAI VICINA LA RESA DEI CONTI
La vicenda, lettera per lettera, precisazione dopo precisazione, è apparsa nero su bianco sulle pagine del quotidiano “il Riformista”, che ha steso senza pudori i panni sporchi della nuova sinistra unita di fronte allo zerbino di casa Walter.
Con tanto di prove e documenti, lettere e controdeduzioni, coltellate alle spalle e tagli ingenerosi. Parliamo del taglio di 62 funzionari del Pd, causa di una figuraccia in mondovisione per il Partito democratico.
Ma come, accusate la destra di tagliare i posti di lavoro senza alcun rispetto delle situazioni familiari, portate al circo Massimo centinaia di migliaia di iscritti e simpatizzanti per protestare contri i tagli nella scuola e poi ricorrete all’arma volgare del licenziamento in tronco e senza preavviso di ben 62 funzionari che hanno servito con fedeltà e sacrifici il partito?
Vi rifate a Obama, ma mentre Barack ha promesso agli americani 2.500.000 nuovi posti di lavoro, Veltroni inizia con il licenziarne 62.
A solidarizzare con i licenziandi ( 38 vengono dai Ds e 24 dalla Margherita) sono scesi in campo Bersani e Fassino che se la prendono con il tesoriere del Pd, Mauro Agostini, il quale se ne fa un baffo, anche delle pressioni di D’Alema. Continua »
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Ottobre 23rd, 2008 Riccardo Fucile
ALLA FINE, PER EVITARE L’ACCOMPAGNAMENTO COATTIVO, WALTER SI PRESENTA A TESTIMONIARE AL PROCESSO PER MAFIA… NEGA DI CONOSCERE UN SUO CONSULENTE E DI FREQUENTARE PERSINO SUO FRATELLO
Il mese scorso non ha voluto neanche presentarsi, tanto da essere diffidato e rischiare
l’accompagnamento coattivo dei carabinieri. La scorsa settimana, per testimoniare a Palermo, è arrivato ancor prima del pubblico ministero e degli avvocati.
Walter Veltroni sale in scena al Palazzo di Giustizia per un’audizione in qualità di testimone che dura una decina di minuti.
Ricordiamo i fatti su cui doveva testimoniare e di cui avevamo trattato in un precedente articolo.
Si tratta del processo sugli interessi delle cosche mafiose per la realizzazione di un ipermercato a Villabate. Veltroni è stato tirato in ballo da Francesco Campanella, un pentito ritenuto più che attendibile dagli inquirenti, ex presidente del consiglio comunale di Villabate, fedelissimo del boss Mandalà .
Fu Campanella, per capirci, a procurare la carta d’identità falsa al capo di Cosa Nostra, l’allora latitante Bernardo Provenzano.
Orbene, secondo Campanella, dato che per realizzare l’ipermercato era necessaria una variante al piano regolatore, si cercò di agganciare Walter per cercare di ammorbidire la posizione di un consigliere comunale Ds che si opponeva al progetto. Continua »
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Ottobre 2nd, 2008 Riccardo Fucile
DOVEVA TESTIMONIARE, MA NON SI PRESENTA… UN BELL’ESEMPIO PER GLI ITALIANI CHE INVECE LO DEVONO FARE… MA NON ERA IL SUO AMICO DI PIETRO QUELLO CHE MINACCIAVA L’ACCOMPAGNAMENTO COATTIVO?
Uno dei leit motiv della Sinistra dalla giustizia dipietriana del “tintinnar di manette” e della bomba a mano sulla scrivania mentre si interrogano i sospettati è anche stato quello, usato decine di volte in chiave anti-Berlusconi, di sostenere che è inammissibile che un teste, convocato regolarmente dal tribunale, si rifiuti di prestare testimonianza e non si presenti in aula.
Siamo perfettamente d’accordo, non essendoci mai prostrati sulla via di Arcore, tanto d’accordo che siamo stati contrari al lodo Alfano e all’immunità per le quattro più alte cariche dello Stato, una legge inopportuna e patetica che allontana ancora di più i cittadini normali dalla casta politica. Quindi sgomberiamo il campo dal fatto di essere “di parte”.
Noi siamo dalla parte di quegli Italiani che, solo che per aver assistito a un tamponamento o a una zuffa tra cani o tra condomini, si trovano “costretti” a dover testimoniare, perdendo intere giornate di lavoro che vengono rimborsate dallo Stato con la bellezza di euro 0,36 per i giorni di viaggio e euro 0,72 per quelli di soggiorno.
Eppure si presentano per fare il proprio dovere di cittadini. Continua »
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