Giugno 10th, 2008 Riccardo Fucile CHI STA IN CARCERE FA QUALCHE AMMISSIONE , LA SINDACO VINCENZI CAMBIA POCO E NULLA ….ENTRA IN SCENA LA CORDA AL COLLO
In carcere è rimasto solo l’ex portuale e consigliere comunale diessino Claudio Fedrazzoni, ritenuto al vertice del Comitato di affari che avrebbe organizzato un giro di tangenti, per garantire gli appalti delle mense scolastiche di Genova e della Asl2 di Savona. L’imprenditore del catering Roberto Alessio avrebbe ammesso di aver pagato, per esportare in Liguria i propri affari, esattamente 5 mila euro all’avv. Massimo Casagrande ( ex cons. com. Ds), sotto forma di consulenza, ne avrebbe promessi 20 mila a Stefano Francesca, portavoce del Sindaco, per ” aiuto alla campagna elettorale”, mentre avrebbe pattuito con Fedrazzoni una maxi tangente di centinaia di migliaia di euro per garantirsi la piazza Usl di Savona, da pagare a rate. Mentre l’accusa sostiene che da “garanti” avrebbero fatto Giuseppe Profiti ( che nega ogni coinvolgimento) e Alfonso Di Donato ( direttore amministrativo della Asl 2 di Savona). Negli ambienti giudiziari genovesi, l’evoluzione dell’inchiesta è stata accostata, nelle ultime ore, a un’immagine eloquente, quella di “operazione Pandora”, dal nome di colei che sfidò Zeus, aprendo un vaso proibito per soddisfare la propria curiosità . Dal primo nucleo di investigazioni si stanno infatti ramificando molti filoni di malaffare sui quali far luce. Continua »
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Giugno 2nd, 2008 Riccardo Fucile MENTRE LA MAGISTRATURA CERCA TRA I CONTI CORRENTI …LA SINDACO PASSA DAL RIMPASTO PROMESSO ALLA MINESTRA RISCALDATA: CAMBIA QUALCHE DELEGA PER NON CAMBIARE NULLA.
Terminata la prima fase di Mensopoli, l’inchiesta del Pm genovese Pinto sembra
indirizzarsi ora negli approfondimenti patrimoniali degli inquisiti: conti in banca, automobili, case, tutto sarà passato sotto la lente di ingrandimento nella speranza di trovare un “tesoretto” messo insieme tra gare e consulenze sospette. Sulla richiesta del Pm Francesco Pinto, inviata in queste ore a tutte le banche italiane e ai registri immobiliari, sono riportati i nomi di tutti gli indagati nell’inchiesta Mensopoli: dall’ex portavoce del sindaco di Genova, Marta Vincenzi, Stefano Francesca ( agli arresti domiciari), Massimo Casagrande, avvocato ed ex consigliere comunale Ds ( ai domiciliari), Roberto Alessio, imprenditore del catering ( ai domiciliari), Claudio Fedrazzoni, ex consigliere comunale Ds ( ancora in carcere), Giuseppe Profiti, manager di area cattolica, direttore del Bambin Gesù ( passato dai domiciliari alla libertà ). La richiesta del pm riguarda altresì i due assessori dimissionari della Giunta Vincenzi, Massimiliano Morettini e Paolo Striano (indagati a piede libero).
Gli uomini della GdF partiranno dalle dichiarazioni dei redditi degli indagati e li confronteranno con il denaro depositato sui conti correnti – direttamente o indirettamente – riferibili agli interessati per vedere se le somme presenti sono compatibili con i guadagni ufficiali o il tenore di vita condotto.
L’inchiesta si starebbe arricchendo di un nuovo filone, una “condominiopoli” relativa a truffe perpetrate da alcuni amministratori di condomini, come si evince da qualche riferimento emerso nelle intercettazioni telefoniche tra Fedrazzoni e Casagrande in cui vi sono precise mire rivolte ad appalti e forniture ai condomini. Continua »
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Maggio 28th, 2008 Riccardo Fucile LA VINCENZI COMMUOVE TURSI. PRIMA INTONA ” TI STAI SBAGLIANDO CHI HAI VISTO NON E’…NON E’ FRANCESCA, FRANCESCA NON HA MAI CHIESTO DI PIU’..”, POI SI SCATENA CON “ANVEDI COME BALLA NANDO…”
Alea iacta est…il dado è tratto: Marta Vincenzi, la sindaco di Genova, rimane in sella
del ronzino. Ieri a Palazzo Tursi, sede del Consiglio Comunale, è andato in onda lo psicodramma annunciato : fuoco dalle batterie dell’opposizione che chiedeva le dimissioni della Giunta, in seguito allo scandalo Mensopoli che ha visto coinvolti due assessori e il portavoce stesso del Sindaco, Stefano Francesca, dall’altro fuoco di sbarramento della maggioranza che poteva contare sui numeri favorevoli. In mezzo lei, la Sindaco della “Nuova stagione”, tradita dai suoi stretti collaboratori, ma che, come Bassolino a Napoli, non molla la poltrona. Sciorina decisionismo e commozione, orgoglio e qualche lacrimuccia, chiede “pieni poteri” come se già non avesse già combinato abbastanza guai alla immagine della città .
Promette “codice etici” ed Enrico Musso del Pdl giustamente le ricorda che basta il Codice penale, preannuncia che “prenderà lei le decisioni e le comunicherà in Giunta solo mezz’ora prima” come i dittatori sudamericani. Continua »
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Maggio 27th, 2008 Riccardo Fucile L’IMPRENDITORE: “HO DOVUTO PAGARE”. LA DITTA ESCLUSA A SAVONA ACCUSA: GARA FALSATA A NOSTRO DANNO… LA PASTICCIONA VINCENZI “RIMPASTA” LA GIUNTA. SCAJOLA SVEGLIA AN IN COMUNE.
E’ durato cinque lunghe ore ieri, nel carcere di Chiavari, l’interrogatorio
dell’imprenditore vercellese Roberto Alessio, accusato di aver pagato tangenti a politici diessini per ottenere appalti nei servizi di catering in Liguria. Alessio avrebbe vuotato il sacco, confermando di “aver dovuto pagare”, di aver “oliato il meccanismo” e di aver pagato le tangenti richieste da politici locali. Al termine dell’interrogatorio, il pm Pinto avrebbe richiesto indagini sui movimenti bancari degli inquisiti negli ultimi tre anni. In merito all’appalto vinto e poi annullato alla Asl 2 di Savona, Alessio ha sostenuto che ” su Savona avevo terminali precisi, Di Donato che mi rassicurò personalmente e Profiti che rappresentava una garanzia. E non sono mai stato io a fare il primo passo”.
Alessio ha ritenuto di ” inserirsi in un meccanismo perverso” e di ” non aver potuto fare diversamente, in quanto l’aggiustamento di certe situazioni era una condizione imprescindibile per tenere in piedi la ditta”. Continua »
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Maggio 26th, 2008 Riccardo Fucile IL SUO PORTAVOCE ERA GIA’ SOTTO INCHIESTA A PAVIA PER SPESE PAZZE IN COMUNE…. PERCHE’ LO HA NOMINATO STIPENDIANDOLO CON 9.000 EURO AL MESE ? …. L’OPPOSIZIONE CHIEDE LE DIMISSIONI, PER AN INVECE PUO’ RIMANERE: MA CHI RAPPRESENTA IL GRUPPO DI AN IN COMUNE? GLI ELETTORI O QUALCUN ALTRO?
Il segretario prov. del Pd, Victor Rasetto, ha ieri dichiarato: ” Le persone coinvolte
nelle inchieste hanno usato le istituzioni e il partito per scopi privati, per incassare soldi e millantare conoscenze e potere che non avevano, creando danni enormi a tutti noi”. Bene prendiamo nota. Anzi. aggiungiamo la dichiarazione della Sindaco, Marta Vincenzi: ” La politica, il Pd, questa città non sono loro ( gli inquisiti), Noi riusciremo a rilanciare l’azione di Governo di questa città e a portare avanti il nostro progetto”. Domani la Sindaco chiederà la fiducia in Consiglio da parte della sua maggioranza, poi cambierà sette assessori e la farsa continuerà .
Se il nostro giudizio è severo, è anche motivato da fatti concreti e documentati. Quando la Vincenzi si propose come candidata Sindaco, fece della “discontinuità ” con un certo modo di amministrare, coeso ai poteri forti, il suo cavallo di battaglia, chiamando la sua lista proprio “Nuova stagione”: scelse i suoi collaboratori con la massima libertà , anzi alcuni all’interno del suo staff elettorale personale diventarono assessori e portavoce ( Morettini e Francesca in primis). Ora non può fare finta di non sapere quello che tutti sapevano.
Stefano Francesca, nominato poi portavoce della Sindaco, era già sotto accusa a Pavia, a seguito di un esposto di Elio Veltri, per le spese pazze affrontate nell’organizzazione, a Pavia, del “Festival dei Saperi”, quando Francesca era il braccio destro del Sindaco di quella città . Continua »
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Maggio 25th, 2008 Riccardo Fucile LA VINCENZI DOPO LA “NUOVA STAGIONE” PASSA ALLA NUOVISSIMA, CHIEDERA’ SCUSA PER I DANNI CHE HA FATTO LA POLITICA (DIMENTICANDO CHE GLI INQUISITI SONO DIESSINI) E RIMPASTA LA GIUNTA…
Si sono conclusi ieri gli interrogatori degli ultimi due inquisiti nella vicenda
Mensopoli: Stefano Francesca, portavoce del sindaco e Giovanni Profiti, direttore del Bambin Gesù di Roma . Quest’ultimo, attualmente agli arresti domiciliari, accusato di turbativa d’asta in relazione all’appalto mense della Asl2 di Savona, ha respinto ogni addebito, precisando che i suoi rapporti con il card. Bertone non hanno mai riguardato aspetti commerciali o imprenditoriali.
I magistrati gli hanno contestato “di aver assicurato comunque alla Alessio SpA l’aggiudicazione dell’appalto dei servizi di ristorazione della Asl 2, pur in pendenza di un contenzioso giudiziario nel corso del quale il Tar Liguria, accogliendo il ricorso della ditta Pedus-Dusmann srl, aveva annullato la deliberazione del Direttore generale della Asl savonese della aggiudicazione della gara ad Alessio”.
La tesi degli inquirenti è che “ Profiti e Di Donato si sarebbero impegnati a riformulare la gara di appalto inserendo clausole tali da favorire in ogni caso l’aggiudicazione ad Alessio”. Tesi peraltro sostenuta da Alessio nel suo interrogatorio. In una telefonata intercettata tra Profiti e Fredrazzoni, il primo assicurerebbe il secondo sul buon esito dell’operazione con un “Stia tranquillo”. Continua »
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Maggio 24th, 2008 Riccardo Fucile L’INCHIESTA SI ALLARGA: UNA STRUTTURA PARALLELA AVREBBE PRESO DECISIONI PER ALTRI APPALTI DI MILIONI DI EURO…”ALLA POLITICA SERVONO SOLDI”… LA VINCENZI TENTA UN DISPERATO RIMPASTO IN GIUNTA
L’imprenditore Roberto Alessio, gli ex cons. com. diessini Massimo Casagrande e
Claudio Fredrazzoni, sono stati interrogati ieri a Palazzo di Giustizia, nell’ambito dello scandalo Mensopoli che sta travolgendo la Sinistra genovese. Alessio ha ammesso di aver consegnato 20.000 euro a Stefano Francesca che gli avrebbe chiesto soldi per la campagna elettorale della sindaco Vincenzi, ma in realtà il Francesca quei soldi se li sarebbe intascati, forse dividendoli coi suoi “compagni di merendine”. La Vincenzi nega che siano mai stati versati al suo Comitato elettorale. Sone le indiscrezioni che trapelano dalla prima giornata di interrogatori, i cui verbali sono stati secretati.Tutti gli imputati avrebbero parzialmente ammesso quanto era emerso dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, dando magari interpretazioni personali e diverse ai fatti contestati. Casagrande avrebbe cercato di ridimensionare il suo ruolo a semplice “commensale” di qualche cena, mentre burrascoso sarebbe stato l’interrogatorio di Fedrazzoni accusato di aver intascato una tangente di 219mila euro per aver favorito Alessi nell’appalto mense della Asl 2 di Savona: secondo l’accusa una parte di questa cifra il Fedrazzoni l’avrebbe dovuta girare a Profiti, presidente del Bambin Gesù e uomo vicino al card. Bertone ( il Vaticano ha preso ieri una netta posizione di estrema fiducia verso Profiti). La somma sarebbe stata pagata in più tranches. Continua »
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Maggio 23rd, 2008 Riccardo Fucile SI ALLARGA L’INCHIESTA … CONTATTI DI UOMINI DEL CENTROSINISTA CON LE COSCHE, VOTO DI SCAMBIO, TESSERE PRESTATE E APPALTI TRUCCATI
Mentre si attendono per oggi i primi interrogatori in carcere per gli esponenti politici
genovesi arrestati nell’ambito della inchiesta sugli appalti alle mense scolastiche, tra cui il portavoce della sindaco, Stefano Francesca e due ex consiglieri comunali DS, Massimo Casagrande e Claudio Fedrazzoni, accusati di associazione a delinquere e corruzione, si aprono nuovi scenari nelle indagini del pm Francesco Pinto, alla luce delle 1.200 pagine di allegati alla richiesta di arresto, in cui si legge ” Il tenore delle conversazioni intercettate ha evidenziato collegamenti di Gino Mamone sia con il mondo politico che con il mondo delle cosche calabresi. Egli potrebbe rappresentare il punto di contatto tra i due mondi, al fine di trovare tra essi un’intesa e condividere interessi comuni, che possono essere identificati in: elezioni di esponenti politici in occasione di elezioni amministrative a Genova con l’appoggio delle cosche calabresi, ottenimento di appalti pubblici e di concessione varie per le famiglie calabresi in cambio del loro voto politico”.
Emerge un quadro desolante che vede protagonisti assessori comunali ( Striano) , ex consiglieri comunali ( Fedrazzoni e Cosmi), dirigenti regionali, il sindaco di Arenzano, Luigi Gambino, un sottosegretario del governo Prodi, Ettore Rosato ( Margherita) che coltivavano rapporti discutibili con famiglie in odore di ‘ndrangheta, con alcuni di loro che offrivano lavoro in cambio di voti. Continua »
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Maggio 23rd, 2008 Riccardo Fucile CHI HA PAGATO LA CAMPAGNA ELETTORALE DELLA VINCENZI ? CHI E’ QUEL CLAUDIO, IL CUI FIGLIO VENIVA ACCOMPAGNATO A SCUOLA CON L’AUTO BLU DELLA REGIONE ?…. QUANDO CASAGRANDE MINACCIAVA DI VENDERE I SEGRETI A FORZA ITALIA E FRANCESCA CERCAVA UNA FATTURA DA TAROCCARE…
Sono finiti i giorni della “Sinistra di lotta e di governo”, ormai siamo davvero dinanzi alla “gauche gastronomica”, vista anche l’abitudine degli inquisiti di Mensopoli di farsi intercettare mentre erano a tavola, ovviamente nei più esclusivi ristoranti genovesi. E , oltre alle dichiarazioni strettamente connesse ai reati che il pm Pinto loro contesta, non si può negare che siano state verbalizzate frasi che oscillano tra il preoccupante e l’esilarante.
Iniziamo dalla ricerca disperata di Stefano Francesca, portavoce del sindaco, di una fattura da taroccare, per poterla inviare ad Alessio, a fronte della presunta mazzetta da riscuotere. Il 31 luglio 2007 eccolo al telefono con Luigi Sabatini, responsabile di divisione della “C&C research”. Dice Francesca “Ho bisogno di una marchetta.è…hai qualsiasi tipo di ricerca da vendermi oggi?”. Sabatini risponde “…sulla qualità della vita, un po’ di roba del genere ce l’ho”. Francesca insiste “Puoi anche fare taglia e incolla da altri, che cazzo ne so”. Sabatini aggiunge “Sì, ne ho appena finita una per la Cgil Lombardia, su come vivono i lombardi”. Riecco Francesca “Ecco, la trasformi, ci scrivi Genova, sbattitene i maroni, anche se è di Spezia o Chiavari è uguale, basta che ci scrivi Genova”. Continua »
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