CENTRODESTRA AL BIVIO: TRASMETTERE BARZELLETTE O VALORI?
ALL’INCONTRO CON LE CANDIDATE DEL PDL, IL PREMIER SI RACCOMANDA DI PARLARE DEI GUASTI DELLA SINISTRA PIU’ CHE DI “VALORI” E DI RACCONTARE QUALCHE BARZELLETTA… MA SENZA IDEE SI SCRIVONO SOLO MATTINALI DI CRONACA, NON PAGINE DI STORIA
Siamo tra coloro, ovvero la maggioranza degli italiani, che se dai testi certi di varie intercettazioni, vediamo emergere scandali che coinvolgono uomini di potere e funzionari dello Stato, reclamiamo una rapida giustizia e un accertamento dei fatti.
Nell’interesse degli inquisiti e del popolo italiano che ha diritto a conoscere la verità .
Non siamo tra quelli cui la prima cosa che viene in mente è definire “vergognosi” i magistrati e i carabinieri che hanno registrato le conversazioni e agito di conseguenza, facendo solo il proprio dovere a tutela dello Stato.
E non siamo collocati neanche tra i politici di governo, premier in prima fila, che, a fronte dei fatti di cui sopra, invocano ora l’approvazione urgente della legge che impedisce le intercettazioni telefoniche.
Uno strano concetto di libertà quello di un “popolo della libertà ” che preferirebbe non far conoscere ai cittadini i dialoghi tra inquisiti e vietarne l’uso per non appurare la verità .
Giusto nei regimi militari il popolo non deve sapere, la democrazia moderna è altra cosa.
A parte i casi di evidenti abusi, perchè impedire le intercettazioni come strumento di prova?
Quanti reati rimarrebbero impuniti, quanti criminali non sarebbero più assicurati alla giustizia, quanto malaffare politico e della pubblica amministrazione resterebbero come polvere nascosta sotto il tappeto?
E’ questo il compito delle forze politiche di centrdestra quando sono delegate a governare il Paese in nome e per conto del popolo italiano?
Abbiamo forse votato per tanti “aspiranti folletto”, intenti a risucchiare e a far sparire dialoghi compromettenti o per severi aspiratori industriali capaci di eliminare il marcio esistente nella società politica e civile del nostro Paese, eliminando corrotti e concussi?
Assistiamo ormai troppo spesso ad affermazioni del premier che lasciano basiti non solo noi che abbiamo il coraggio di scriverlo, ma anche tanti “adulatori striscianti di corte” che non hanno interesse a manifestarsi, ma solo a rilasciare confidenze nei corridoi.
In occasione della presentazione delle candidate donne alla presidenza delle regioni, Berlusconi ha loro consigliato di non perdersi a parlare, negli incontri con gli elettori, di “valori”: meglio parlare dei buchi nella Sanità lasciati dalla sinistra e raccontare qualche barzelletta che fa conquistare simpatie e consensi.
A parte che in Liguria parlare di sanità in quei termini sarebbe controproducente perchè il buco sanitario l’aveva lasciato la giunta di centrodestra ed è stata quella di centrosinistra a sanarla, il che è già imbarazzante di suo, è questo il messaggio di cui dovrebbe essere portatore una forza politica di destra?
Meno valori e più barzellette?
In un ambiente politico già biodegradato dagli ideali e dai punti di riferimento ideologici, slavati da continui risciacqui e centrifughe, dove poco e nulla rimane di riferimenti ideali, invece che appellarsi a questi, a piantare nuove radici, a cementare valori e stili di vita, a destra si dovrebbero raccontare barzellette?
Oddio, in questi due anni il governo ha dimostrato di saperne raccontare, dalla sicurezza alla scuola, dalla giustizia alla solidarietà sociale, ma il problema è che non sempre chi le ascolta poi ride.
Il rischio è che spesso si incazzi.
E andare dietro a questi suggerimenti, umilia quei (pochi) candidati che invece avrebbero qualcosa da “trasmettere” agli italiani, in termini proprio di valori da preservare, di solidarietà sociale da garantire, di tutela del lavoro da assicurare, di “esempi morali” da trasmettere ai giovani.
Questa frenetica e insulsa “politica del fare senza pensare”, rivendicata ogni giorno, come se in un ristorante contasse solo la velocità con cui si serve a tavola e non la qualità , l’originalità , la genuinità del piatto proposto al cliente, sta producendo una generazione politica pidiellina non di architetti e filosofi che delineano una progettualità , ma di modesti giardinieri capaci solo di curare diligentemente i 10 mq di aiuola comunale.
Il Pdl si sta riducendo a un esercito di dirigenti-cronisti che di buon ora passano in questura per ritirare il “mattinale”, l’elenco delle notizie della nottata.
Quando invece il nostro Paese vorrebbe avere come riferimento dei politici d’assalto, orgogliosi di voler scrivere nuove pagine di storia, non di cronaca.
Non sappiamo se le barzellette, per dirla alla Gaber, siano di destra o di sinistra.
Certamente vorremmo una destra che sapesse far sognare, non solo ridere.
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