CENTRODESTRA, SCONTRO ANCHE SULLE REGIONALI: LA MORATTI CONTRO FONTANA?
“ASPETTO UN CHIARIMENTO SULLA MIA CANDIDATURA A PRESIDENTE, ALTRIMENTI MI RITERRO’ LIBERA”
Al di là delle rassicurazioni di facciata, lo scontro all’interno del centrodestra è aperto. E non si consuma solo a livello nazionale, ma vede un secondo atto anche in Lombardia, attorno alla leadership della Regione.
Il ruolo è diverso, ma la sostanza non cambia: bisogna mettersi d’accordo su un candidato comune, ma di quale partito? Gli sfidanti, almeno, sono chiari: l’uscente presidente Attilio Fontana, fedelissimo di Matteo Salvini e la sua vice e assessora al Welfare, Letizia Moratti, storica presenza di Forza Italia e giunta alla Regione per rimettere a posto i cocci lasciati dalla precedente gestione Gallera.
L’ex sindaca di Milano ha smentito di avere alcuna aspirazione nazionale, ipotesi rilanciata qualche giorno fa anche dal Corriere della Sera, ma ha dichiarato di ambire ufficialmente alla poltrona più importante della Regione.
È lei stessa a ribadirlo, ospite a L’aria che tira di questa mattina 26 luglio: «Io sono concentrata sulla mia Regione. Ho dato la mia disponibilità in maniera convinta al centrodestra e la riconfermo. Ovviamente mi aspetto un chiarimento col centrodestra. Credo sia doveroso e urgente», ha detto Moratti su La7, rispondendo anche al presidente Attilio Fontana che l’aveva invitata a specificare quale fosse il campo in cui voleva candidarsi. «Bisogna cercare di capire un po’ di cose, in primis dove eventualmente intende candidarsi: ho letto nel centrodestra, nel centrosinistra, è intervenuto anche Letta per smentire una candidatura nel centro», aveva detto in mattinata Fontana al margine del Consiglio regionale.
«Aspetto un chiarimento dopodiché mi riterrò libera e indipendente di fare le mie scelte, come sono sempre stata», ha puntualizzato Moratti, strizzando l’occhio ad altre possibilità. «Non vedo steccati ideologici: io credo nei programmi, nell’ascolto e nel confronto, questa è sempre stata la mia bussola, la stella polare e sarà sempre così. Non si tratta di schieramenti ma di dare risposte. Credo che a un amministratore locale la gente chiede di essere bene amministrata e che si risolvano i problemi», ha spiegato. «Cerco di valutare prima i programmi e rispetto a quelli scelgo e determino le mie scelte e azioni. Il centrodestra è sempre stato europeista e atlantista e in questo mi ritrovo», ma «in questo momento si sono rotti gli schemi. Si stanno sfaldando e ricostituendo, si tratterà di vedere come. Alcune parti politiche stanno delineando già un proprio programma e questo mi sembra molto serio», ha concluso.
(da agenzie)
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