CHI E’ QUEL POLITICO CHE SI CREDE BERLINGUER? URGE ESORCISTA
DI FRONTE AL “TURCO CHE BESTEMMIA I SANTI IN CHIESA” NON VALE NEANCHE LA PENA DI INDIGNARSI
Indovina indovinello: c’è un leader politico italiano che ha detto d’aver ereditato i valori della sinistra di Enrico Berlinguer.
Ricordate, magari con commozione? La questione morale, lo strappo dall’Urss, la fermezza sul caso Moro, l’evoluzione democratica del Pci, il grande partito, il paese nel paese di cui parlava Pasolini, eccetera eccetera.
Chi sarà mai questo leader, di tale levatura, politica e morale, che nella citazione a buon titolo si guadagna il ruolo di faro nella crisi dell’Italia di oggi?
Se non avete indovinato, vi forniamo alcuni ulteriori indizi.
A nostro insindacabile parere, certi di non poter essere smentiti, il suddetto leader ha ereditato anche: un po’ di conservatorismo europeo di Prezzolini, certo la centralità politica della cultura di Gramsci, il rigore morale di Leone Ginzburg, il federalismo di Cattaneo ma anche un po’ di federalismo europeo di Spinelli, certamente il costituzionalismo di Temistocle Martines, il liberalismo economico di Luigi Einaudi, l’etica politica di Benedetto Croce, il riformismo democristiano di Alcide De Gasperi. Ma anche la voce di Mina, il sinistro di Maradona, l’ars amatoria di Rodolfo Valentino, il girovita di Belen.
Esatto, è proprio lui: Matteo Salvini.
Manco vale la pena di indignarsi, di fronte al turco che bestemmia i santi in chiesa e che cerca pure una sede del partito proprio in via delle Botteghe Oscure.
Raffinata operazione simbolica, per evocare, a chi se li ricorda, i simboli delle radici popolari che la sinistra avrebbe smarrito. Il nostro ha anche l’acume tattico di Machiavelli, tanto ormai vale tutto.
Chi scrive potrebbe anche sentirsi Catone il Censore o un Torquemada che gli ricorda i 49 milioni, ma resiste alla tentazione e mette un punto.
Per evitare che la questione possa essere presa sul serio.
(da Huffingtonpost”)
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