“CHI RAGIONA NON ABBOCCA”: PIAZZA STRACOLMA, LE SARDINE FANNO CENTRO A ROMA E ORA FANNO PAURA ALLA KASTA SOVRANISTA
DECINE DI MIGLIAIA DI SARDINE OCCUPANO PIAZZA SAN GIOVANNI E FANNO SEI PROPOSTE ALLA POLITICA: “GLI ELETTI VADANO IN PARLAMENTO INVECE CHE FARE CAMPAGNE ELETTORALI PERMANENTI”… “VIA I DECRETI SICUREZZA E STOP ALLA VIOLENZA VERBALE”
“Chi ragiona non abbocca. Abbiamo dimostrato che esistono ancora persone che sanno distinguere la politica dal marketing”. Questo l’urlo soddisfatto del “capo sardina” Mattia Santori dal palco di Piazza San Giovanni a Roma. Le sardine riempono la piazza romana per il test più importante dall’inizio del loro attivismo.
Mattia Santori, uno dei leader e principale volto delle sardine, al suo arrivo in piazza ha spiegato che in agenda ci sarà anche un incontro con Giuseppe Conte: “Questa è la fase 3, in cui chiuso il capitolo regionali saremo pronti per sederci al tavolo. Da febbraio inizieremo a ragionare sui temi”.
“Siamo un’onda che non si ferma, dalla Sicilia al Piemonte. Esattamente un mese fa la piazza di Bologna lanciava un segnale che era anche un grido di speranza, quando la bestia del populismo fa campagna sul tuo territorio hai due scelte: stringerti o perderti. La piazza di Bologna ha scelto di stringersi e dire: qui non si passa. Abbiamo vinto 113 piazze a zero. Il segnale si è amplificato e ha assunto diverse forme”.
Il leader del movimento nato in Emilia-Romagna ha elencato le richieste delle sardine in sei punti programmatici: “1. Pretendiamo che chi è stato eletto vada nelle sedi istituzioni a lavorare. 2. Che chiunque ricopra la carica di ministro comunichi solamente nei canali istituzionali. 3. Pretendiamo trasparenza dell’uso che la politica fa dei social network. 4. Pretendiamo che il mondo dell’informazione traduca tutto questo nostro sforzo in messaggi fedeli ai fatti. 5. Che la violenza venga esclusa dai toni della politica in ogni sua forma. 6. La violenza verbale venga equiparata a quella fisica. Ripensare il decreto sicurezza”.
“L’Italia dei grandi valori e non delle disugialianze dobbiamo tornare a essere. Abbiamo detto che l’immigrazione è un problema per nascondere i problemi veri…l’emigrazione è il vero problema. Questo è il grido della piazza: la politica ritrovi la strada dell’umanità “. Lo urla dal palco Pietro Bartolo, medico a Lampedusa per 28 anni ed europarlamentare. “Questa piazza ci dice che dobbiamo voltare pagina”, dice. Ma soprattutto “insieme dobbiamo resistere e ritrovare la strada maestra, che è quella dell’umanità ” aggiunge. “Dicono che sono il medico che ha fatto più ispezioni cadaveriche del mondo, io di questo record mi vergogno. Non è più possibile sopportare tutto questo. Non sono possibili leggi che criminalizzano chi salva le persone, queste leggi vanno contro la Costituzione. Queste leggi sono una vergogna”.
I Papaboys, come avevano promesso, si sono uniti alle sardine. “La piazza delle sardine è bellissima”, dice Daniele Venturi, presidente del movimento giovanile che ha cominciato a camminare con Giovanni Paolo II nei giorni della Giornata mondiale dei giovani di Tor Vergata e che ha seminato in tutto il mondo. “Il bello del movimento – aveva spiegato Venturi alla vigilia della manifestazione – è che dicono cose che la politica non è riuscita a dire ai giovani: sono ‘per’, non ‘contro’, ma mi pare che in tanti lo abbiano capito e guardino alle Sardine con l’attenzione che meritano. Sardine avanti tutta, andate e moltiplicatevi in ogni piazza, paese, città . Qualsiasi cosa pacifica venga dai giovani, fosse anche una vera rivoluzione, è la benvenuta”. Da qui la loro presenza oggi.
(da agenzie)
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