CHI VOTA PER IL PORTAFOGLIO E CHI PER DIFENDERE I DIRITTI
COME SI CAMBIA DA QUANDO SI HANNO LE PEZZE AL CULO A QUANDO SI E’ INTEGRATI E SI VUOLE CACCIARE INDIETRO QUELLI CHE OGGI SONO COME ERI TU IERI
Non commento la vittoria di Trump sulla Harris per una semplice ragione di coerenza: in un Paese normale Trump non sarebbe stato candidato alla Casa Bianca ma sarebbe da anni ospite di una Casa circondariale con diversi ergastoli sulle spalle. E in Paesi non democratici sarebbe già stato giustiziato con tutta la sua cricca di corruttori ed eversori.
Mi limito invece a un breve commento sulla composizione del voto di coloro che l’hanno votato, su cui si sono soffermati diversi media, sottolineando in primis che Trump ha vinto perchè ha parlato agli elettori dei loro interessi di portafoglio, mentre la Harris avrebbe perso perchè ha parlato di diritti.
Non solo, Trump avrebbe vinto facendo breccia nel voto degli hispanici e dei neri d’America, oggi integrati nel tessuto sociale a stelle e strisce. E’ un dato di fatto che oltre agli operai con livello basso di istruzione, siano aumentati i suoi consensi anche tra queste due categorie, interessate a “guadagnare di piu’.
Ipotesi tutta da verificare, visto che Trump rappresenta gli interessi del grande capitale finanziario Usa (e non l’ha mai nascosto). Liberi di illudersi, non costa nulla…
Ma è interessante un altro aspetto: hispanici e neri sarebbero preoccupati dal fenomeno dell’immigrazione, ovvero quello che hanno fatto loro negli anni passati.
Emigrare più o meno legalmente negli Usa, essere sfruttati, emarginati e ghettizzati, fino a costruirsi un futuro con un lavoro “quasi” normale (in ogni caso sottopagato). E dopo anni votano Trump per impedire ad altri come loro di fare lo stesso percorso, auspicando addirittura la loro cacciata.
Qualcuno parlerà giustamente di “guerra tra poveri”, ma nessuno ci vieta di definire il tutto una tipica espressione di lotta di classe tra chi è “arrivato” alla riva e assesta bastonate a chi nuota controcorrente per raggiungerla, affrancandosi dal un destino di povertà assoluta.
Mentre Musk dopo aver regalato a Trump 130 milioni per la campagna elettorale oggi, grazie al rialzo in borsa dei titoli Tesla (+14,38%), incassa 13 miliardi di dollari.
Mi ricorda quegli elettori del Nord che un tempo votavano Rifondazione fino a quando i sindacati nonfece loro raggiungere il riconoscimento dei loro diritti economici in fabbrica, per poi votare Lega ai tempi di Bossi al fine di garantirsi il portafoglio.
In questo mondo di stili borghesi, rivendico il diritto a votare per chi si batte per i diritti di tutti e non per chi vi invita a pensare solo al vostro portafoglio.
Tradotto: meglio perdere dalla parte giusta che vincere da quella sbagliata.
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