CHIAMPA CAVALLO: RENZI E LA MUFFA DELLE CHIACCHIERE
I TAGLI AGLI ENTI LOCALI SI TRAMUTANO IN AUMENTO DELLE TASSE AI CITTADINI
Per tagliare le tasse ai cittadini il governo toglie i soldi alle Regioni, che per recuperarli aumentano le tasse ai cittadini.
Carta vince, carta perde: e a perdere siamo sempre noi.
Mentre un Chiamparino allegro come il cielo di novembre annunciava i ferali ritocchi all’addizionale Irpef e al bollo auto dei piemontesi, mi è tornato alla mente quando Corrado Guzzanti, nei panni del ministro Tremonti, teorizzava lo schemino di cui sopra.
Ma per un contribuente cosa cambia, chiedeva la Dandini.
E lui: «Niente. Ma poichè negli enti locali comanda la sinistra, noi potremo dire che il governo di destra ha abbassato le tasse e che ad alzarle sono stati i comunisti». L’unica differenza tra la satira profetica e la realtà è che al governo e agli enti locali adesso c’è lo stesso partito.
Affiora l’essenza politica di Renzi: talentuosa e superficiale.
Ci vuole del talento per capire che i pezzi ingordi delle istituzioni possono essere indotti a cambiare dieta solo se vengono resi ancora più odiosi ai cittadini: senza i denari statali a coprire loro le spalle, le burocrazie locali sono costrette a scegliere tra il taglio del superfluo e il taglio dei voti alle prossime elezioni.
Ma ci vuole della superficialità per mettere sullo stesso piano le Regioni sprecone e quelle virtuose (ancorchè appesantite come il Piemonte da un deficit frutto di errate speculazioni finanziarie).
Se togli i soldi a uno sprecone, lo induci a ridurre gli sprechi.
Ma se li togli a chi sprechi non ne fa, lo costringi a tagliare i servizi.
Oppure a farseli pagare con un aumento delle tasse che ridurrà gli effetti del cambiamento annunciato alla solita muffa di chiacchiere.
Massimo Gramellini
(da “La Stampa”)
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