CHIEDONO FONDI STATALI PER COPRIRE IL BUCO DELLA SANITA’
MARRAZZO PRESENTA IL PIANO DI RIENTRO E INDICA L’ OSPEDALE DI TALENTI CON 292 POSTI LETTO: PECCATO CHE NON ESISTA
La Regione Lazio, nel campo della Sanità , ha sforato ogni tetto di spesa e fa parte delle cinque regioni italiane che ha ottenuto da parte del governo Prodi aiuti economici per cercare di tamponare il deficit sanitario. Una parte del contributo è tuttora congelato, vincolato alla presentazione di un piano organico e serio di risanamento, in linea con le direttive del Ministero dell’Economia. In realtà , questo “piano di rientro” è stato più volte, in via informale, presentato e respinto, in quanto non ancora adeguato alle indicazioni ministeriali. Alla Giunta di sinistra, guidata da Piero Marrazzo, è pertanto divenuto prioritario evitare il blocco totale degli aiuti di Stato e il relativo commissariamento dell’assessorato alla Sanità . Ecco allora che hanno avuto una idea geniale, se non fosse da scompisciarsi dal ridere: si sono inventati un “ospedale virtuale” per riequilibrare i posti letto già tagliati, per non finire sotto gli standard minimi di assitenza previsti dalla legge. Il tutto è pure stato pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione Lazio: il nosocomio virtuale è stato battezzato ” Nuovo Ospedale Talenti”, dal nome del quartiere nel quale dovrebbe essere realizzato, sulla Nomentana. Peccato che non esista, se non nella fantasia: nessuna indicazione su da chi e come dovrà essere finanziato, nessuna autorizzazione preliminare mai richiesta. Se mai si iniziasse oggi a “parlarne”, la data di inizio lavori sarebbe ipotizzabile tra non prima di 8 anni. Ma a che serve questo ospedale virtuale ? Dato che nell’area Asl Roma A i posti letto sono stati ridotti da 383 a 77 effettivi, occorreva, per mantenere gli standard minimi di legge, riequilibrare i tagli con 229 posti letto “fantasma”. Ecco allora emergere dalle acque il fantasma dell’ospedale di Talenti per compensare i tagli operati a ospedali veri, come il San Giacomo, in via del Corso, e il Nuovo Regina Margherita, a Trastevere. Una farsa quasi divertente, se non fosse tragica, in quanto il manager della AslRM/A nel bollettino della Regione Lazio, si addentra anche nella divisione dei posti letto tra le varie specialità : 24 per l’Osservazione Breve, 8 per Rianimazione, 8 per Utic, 24 per medicina interna, 12 per Cardiologia e 12 per Nefrologia. Peccato che non esista l’ospedale, manchino i medici e gli infermieri, non vi siano neppure i pazienti in attesa. E’ tutto virtuale. Il trucco consiste nel fatto che nell’area di competenze della AslRM/A risiedono circa mezzo milione di abitanti. La norma stabilisce un rapporto minimo di 3,5 posti letto per 1.000 abitanti. Con gli ultimi tagli, si è arrivati a 3,5 posti letto per 6.455 abitanti. Con l’ospedale “virtuale” si risale invece a 3,5 ogni 1.346 abitanti, comunque sempre al di sotto dei minimi previsti dalla legge. Ma con una possibilità in più di “sperare” nell’aiuto dei fondi statali antideficit … lo manda Rai3 in fondo, la virtualità al potere.
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