“CI HA ABBANDONATI IN BATTAGLIA”: ESPLODE LA RABBIA DEI CRIMINALI SOVRANISTI CONTRO TRUMP
LE MILIZIE EVERSIVE SI SPACCANO SUI SOCIAL TRA L’ORGOGLIO PER L’ASSALTO, LA DELUSIONE PER IL COMPORTAMENTO DI TRUMP E IL DINIEGO: “IL MOVIMENTO E’ PIU’ FORTE DI TRUMP”
«Ha appena detto che i patrioti che hanno preso il Campidoglio la pagheranno. Smettetela di pensare che tutto dipenda lui. Dipende da TE, da me, da tutti noi in questo Paese e con le nostre libertà . Non fate le pecore. Pensate con la vostra testa. Trump ha appiccato il fuoco e poi se n’è andato, lasciandoci a gestire i resti carbonizzati».
Sono passate poche ore dal video in cui Donald Trump si dice «indignato per la violenza, l’illegalità e il caos» dell’assalto al Congresso.
Sul social che ha accolto l’estrema destra, Parler, il leader dei Proud Boys Enrique Tarrio dà voce alla delusione di molti: Trump li ha abbandonati nel mezzo di una battaglia che lui stesso li aveva incitati a combattere.
«Non potrei essere più d’accordo. Quando la situazione si è fatta seria, ci ha mandati a casa. Non ha declassificato documenti, appena ha vinto ha rinunciato ad arrestare Hillary Clinton. Salviamo Dio e il Paese!», gli fa eco l’utente PatriotParty24. Anche sul forum 4chan, tanti si sentono traditi: «Wow, è un pugno nello stomaco»; «Sono sotto shock. Mi sento svuotato».
Dove c’è rabbia c’è rissa. Uno se la prende con Tarrio perchè non ha partecipato di persona all’assalto, essendo stato arrestato lunedì scorso e poi bandito da Washington: «Vaffanculo, hai fatto in modo di farti arrestare per una sciocchezza così da avere una scusa per non essere con noi a fare il tuo dovere patriottico. Sei scappato con la coda tra le gambe! Nessun ordine del tribunale avrebbe impedito a me di esserci. Non sei un patriota, sei un codardo».
C’è poi chi è ancora al primo stadio del lutto: il diniego. Circola la teoria che il video del pentimento di Trump sia un falso oppure che abbia solo preso tempo. «Ti sbagli, non è finita per Trump, Qualcosa di grosso sta per accadere. Il male non prevarrà ».
Siti della destra come Breitbart e Daily Caller scelgono una copertura cauta, forse condizionati dalla fetta del partito che ora incolpa Trump non solo per l’assalto al Congresso ma anche per la sconfitta elettorale.
C’è poi la linea del deputato della Florida Matt Gaetz o dell’ex candidata alla vicepresidenza Sarah Palin: ripetere che l’assalto sarebbe stato in realtà compiuto da attivisti di Antifa travestiti. Ma queste tesi fanno infuriare alcuni dei veri rivoltosi che sono orgogliosi e convinti di aver condotto un’impresa eroica: «Fa male vedere gente dare ad Antifa la gloria».
Arriva il tweet del senatore texano Ted Cruz: fino a poche ore prima ha osteggiato la conferma della vittoria di Joe Biden, dopo la morte del poliziotto ferito nella sommossa parla di «attacco terroristico». Su Parler questa «indignazione ipocrita» viene accolta con disprezzo: «Non abbiamo fatto niente di peggio rispetto a Black Lives Matter», commenta il collettivo che gestisce il profilo Murder the Media (uccidi i media).
Il loro mondo si è capovolto. La destra è quella che risponde «Blue Lives Matter» (blu come le divise degli agenti) agli slogan di Black Lives Matter. «Una cosa che ho capito durante l’assalto al Congresso –racconta su Twitter Elijah Shaffer, reporter conservatore diThe Blaze che era sul posto – è che c’è una crescita esponenziale del risentimento verso la polizia nella destra conservatrice, dovuta anche al fatto che in questi mesi gli agenti hanno applicato i lockdown anti-Covid. Strano vedere le cose capovolgersi». Ricercati dalle autorità , timorosi di essere inseriti in una no-fly list, licenziati o sospesi al lavoro (sta succedendo anche questo), ora i rivoltosi rischiano 10 anni di carcere per vandalismo o distruzione di monumenti e statue, a causa di un ordine esecutivo approvato in estate proprio dal loro presidente durante le manifestazioni di Black Lives Matter.
Dove sfocerà la rabbia? «Il movimento è più grande di Trump», ripete il Proud Boy Tarrio. «La Repubblica è morta – scrive qualcuno–. Il nostro voto non ha più senso. Il popolo è schiavo dei despoti che occupano il Congresso, illegittimi e traditori come i loro sgherri al governo. Possiamo ancora fermarli, ma lo spiraglio si sta chiudendo». «Sì – replica un altro – l’unico rimedio è la guerra».
(da “il Corriere della Sera”)
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