COMPRAVENDITA SENATORI: CHIESTI 5 ANNI PER BERLUSCONI E 4 PER LAVITOLA
LE RICHIESTE DELLA PROCURA PER I TRE MILIONI DI EURO VERSATI A DE GREGORIO
Cinque anni per Silvio Berlusconi e quattro anni per Valter Lavitola. Questa la richiesta della Procura di Napoli nell’ambito del processo per la compravendita di senatori per cui l’ex parlamentare Sergio De Gregorio ha già patteggiato la pena.
Il rinvio a giudizio per l’ex Cavaliere e l’ex direttore de L’avanti era arrivato il 23 ottobre 2013.
In quell’udienza il giudice per l’udienza preliminare Amelia Primavera aveva ratificato il patteggiamento a 20 mesi.
Cuore del processo l’ipotizzato versamento dell’ex presidente del Consiglio di 3 milioni di euro a De Gregorio perchè cambiasse schieramento e contribuisse a determinare la crisi del governo Prodi dopo le elezioni del 2006.
La procura di Napoli aveva chiesto il giudizio immediato nei confronti del leader del Pdl, dell’ex senatore dell’Idv e dell’ex direttore dell’Avanti, ma il gip aveva respinto e si era quindi celebrata l’udienza preliminare.
Lavitola, in alcune dichiarazioni spontanee davanti al giudice, aveva sostenuto di non sapere di essere stato solo il veicolo della corruzione: “Sono stato corriere inconsapevole. Mi si accusa di avere portato mezzo milione di euro a De Gregorio in un pacchettino. Io ho dato questi soldi black (in nero, ndr), ma sono stato solo un postino, non conoscevo la ragione del pagamento”.
De Gregorio aveva deposto al processo sostenendo che quando non veniva pagato in Aula non ci andava scatenando il panico in Forza Italia.
L’ex senatore, eletto con Idv e poi passato al Pdl, nella sua lunghissima deposizione aveva ricostruito tutti i passaggi di quella che lui stesso ha definito la compravendita dei senatori.
“Ho pattuito con Berlusconi — aveva dichiarato — di passare allo schieramento di centrodestra in cambio di 3 milioni di euro di cui uno corrisposto sotto forma di finanziamento al Movimento Italiani nel mondo e il resto in contanti, somme consegnatemi in varie rate da Lavitola, che mi disse che la ‘provvista’ avveniva attraverso conti esteri”.
(da “il Fatto Quotidiano”)
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