CONTE PREFERISCE IL 2 PER MILLE ALL’UNO VALE UNO: IL MOVIMENTO 5 STELLE HA CHIUSO IL BILANCIO 2023 CON UN AVANZO DI POCO INFERIORE AI 2 MILIONI DI EURO
TUTTO MERITO DEI FONDI INCASSATI CON IL 2 PER MILLE DELL’IRPEF, A CUI IL PARTITO NATO CON IL VAFFA ALLA CASTA HA ADERITO NEL 2023
Il Movimento 5 stelle è diventato per la prima volta nella sua storia milionario. Il partito guidato da Giuseppe Conte ha infatti chiuso il bilancio 2023 con un avanzo di amministrazione (l’utile nelle società per azioni) di poco inferiore ai 2 milioni di euro, e precisamente di 1.952.196 euro, risultato di 15 volte superiore all’avanzo di 126.120 euro registrato nel 2022.
L’anno dell’oro è confermato anche dalle disponibilità liquide depositate sui conti del M5s: 9,1 milioni di euro di cui 5,1 accantonati su un conto corrente destinato alle devoluzioni verso la società civile.
La svolta ha un solo nome: il 2 per mille dell’Irpef. Dopo grandi dibattiti interni, infatti, il M5s ha deciso solo a partire dal 2023 la prima forma di finanziamento pubblico che nella sua storia era sempre stata tabù
Il 2 per mille, infatti, è pagato con fondi dello Stato sia pure su indicazione dei singoli contribuenti: non finissero al M5s o agli altri partiti che ne sono beneficiari, quei soldi resterebbero nel capitolo dell’Irpef incassata e sarebbero usati per pagare la sanità, le pensioni e i servizi pubblici.
Qualche problemino è arrivato invece nel 2023 dalle spese legali e dai risarcimenti che anche se ha per leader un avvocato il Movimento 5 stelle ha dovuto pagare dopo avere perso i relativi contenziosi.
Se ne sono andate per questo motivo 385.363,77 euro che hanno prosciugato buona parte dell’accantonamento a fondo rischi che era stato appostato in bilancio (500 mila euro). Prudenzialmente nel corso dell’esercizio qui 385 mila euro sono stati rifinanziati nel fondo rischi, segno che le cause non sono finite e qualche contraccolpo potrebbe arrivare anche durante il 2024.
(da Open)
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