CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO + 38,4% IN DUE MESI, MA LO JOBS ACT NON C’ENTRA
I 79.000 CONTRATTI HANNO USUFRUITO DEGLI SGRAVI CONTRIBUTIVI E LE AZIENDE HANNO RITENUTO DI APPROFITTARNE…IL JOBS ACT E’ ENTRATO IN VIGORE A MARZO
“Nei primi due mesi del 2015 sono stati attivati 79 mila contratti a tempo indeterminato, il 38,4% in più rispetto ai primi due mesi del 2014″. Lo ha detto il ministro del lavoro Giuliano Poletti.
L’annuncio era stato anticipato dal premier Matteo Renzi che aveva parlato di un aumento “a doppia cifra” rispetto all’anno precedente: “E’ il segnale che l’Italia riparte”.
A spingere il dato in realtà è stata la decontribuzione Inps introdotta dalla Legge di Stabilità 2015.
Solo a partire dal 7 marzo le aziende potranno assumere anche con le regole del Jobs Act.
Poletti che ha sottolineato anche che nel solo mese di gennaio il balzo dei contratti a tempo indeterminato è stato del 32,5% su base annua e per i giovani tra i 15 e i 29 anni la variazione tendenziale è stata pari a 43,1%.
A febbraio scorso, l’aumento percentuale è stato del 38,4% e per i giovani è arrivato al 41,4%.
Già il presidente dell’Inps, Tito Boeri, aveva spiegato il nuovo impulso del mercato del lavoro. “I primi dati che abbiamo” sulle assunzioni a tempo indeterminato con la decontribuzione, previste dalla legge di Stabilità , “sono incoraggianti: nei primi 20 giorni, ossia dall’1 al 20 febbraio, 76mila imprese hanno fatto richiesta”.
Non tutti, però , sono pronti a stappare lo champagne.
Secondo uno studio di Manpower, l’agenzia di selezione del personale, le prospettive di assunzioni delle aziende non cambiano molto.
Nei prossimi tre mesi ci saranno solo timidi segnali di ripresa del mercato del lavoro.
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