CONTRO IL COLESTEROLO MANGIATE SEGATURA
DAL GAVETTONE ALLE FARFALLE E AI GABBIANI
Non accenna a placarsi la moda del gavettone di beneficenza pro ricerca sulla Sla.
Dopo Matteo Renzi, ecco l’adesione di Giorgio Napolitano, che ha pregato la sarta del Quirinale di versargli un flacone di acquaragia smacchiante sulla giacca spiegando che avrebbe mandato qualcuno a ritirarla più tardi; quella di Lapo Elkann, che è andato appositamente ad Aspen per farsi versare addosso dal suo staff l’inimitabile bourbon on the rocks del barman Freddy Maimone; quella di Matteo Salvini, che ha rovesciato un secchio d’acqua gelata addosso a un immigrato appena scampato a un naufragio; e quella di Daniela Santanchè, che si è fatta un gavettone di bellezza al botulino diluito nel latte d’asina.
Unica controindicazione, le banconote si inzuppano e gli assegni stingono, costringendo l’associazione beneficiaria a un paziente lavoro di recupero delle somme devolute.
I donatori tradizionali, che desiderano finanziare la ricerca in forma anonima e senza apparire, sono disorientati: i loro denari sono ugualmente bene accetti?
Dilagano sul web, nel frattempo, nuove campagne virali.
CONTRO LA GUERRA
Cantanti, attori e vip di tutto il mondo sono rimasti stregati dall’iniziativa del deejay Goto Woops, che in segno di protesta contro tutte le guerre ha postato sulla sua pagina facebook la fotografia di una farfallina con la scritta: “lei non fa la guerra”.
Da Lady Gaga a Cristiano Ronaldo, da Shakira al protagonista di “Buzzy Way” Charlie Chu, dalla boyband “Potato Juice” all’intero cast del musical “Cows”, non c’è americano da copertina che non abbia aderito all’iniziativa postando una farfallina su facebook, o twittando “butterflyagainstwar”, o tatuandosela.
«Forse le guerre nel mondo non sono diminuite — ha detto deejay Goto chiamato a illustrare la sua iniziativa alle Nazioni Unite — ma in compenso non sono aumentate. Vi voglio bene».
È svenuto subito dopo, sopraffatto dall’emozione e dalla fatica intellettuale compiuta per stilare il suo discorso, che è poi stato diffuso sul web in forma ridotta per coinvolgere il maggior numero possibile di persone.
SAWDUST AGAINST CHOLESTERO
Segatura contro il colesterolo. La splendida attrice francese Marie Estelle Tablinsky non poteva prevedere il successo planetario del suo gesto: un selfie che la riprende mentre mangia segatura per protestare contro il drammatico aumento del colesterolo del mondo. Da allora celebrities e gente comune di ogni latitudine, contagiati dal gesto, mettono in rete un loro selfie mentre mangiano segatura.
«L’importante — spiega Marie Estelle nei numerosi post dedicati alla sua missione sanitaria — è che la segatura sia pulita; e poi non bere acqua subito dopo, perchè la segatura bagnata tende prima a gonfiarsi a dismisura, poi a formare dei veri e propri pallets che rischiano di occludere l’intestino o addirittura di prendere fuoco a contatto con i gas infiammabili tipici della digestione».
Da Lady Gaga a Cristiano Ronaldo, non c’è vip che non abbia aderito alla fortunata campagna contro il colesterolo.
La Tablinsky, non appena sarà dimessa dalla clinica per i disturbi alimentari dove è ricoverata, spera di essere ricevuta da Papa Francesco.
SAVE SEAGULL
Reso cieco da un occhio dall’attacco improvviso di uno stormo di gabbiani nel parcheggio di un centro commerciale, lo studente californiano Toby Lopez si è reso conto di quanto male deve essere stato fatto dall’uomo ai gabbiani per renderli così aggressivi. Con la fidanzatina ha dunque fondato Creeker, un nuovo social network che sta già soppiantando Twitter e prevede di gracidare in segno di solidarietà con i gabbiani.
Da Lady Gaga a Cristiano Ronaldo, sono ormai milioni in tutto il mondo i creekers.
I gabbiani sono miliardi, non corrono alcun pericolo di estinzione e rompono i coglioni mica male, ma Creeker, come tutti i fenomeni web di natura virale, non si ferma.
Aprirò oggi stesso il mio account su Creeker. Mandatemi i vostri creek.
Vi manderò i miei.
Michele Serra
(da “l’Espresso”)
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