COSI’ IL M5S HA FREGATO ANCHE I NO TRIV
QUANDO C’ERA RENZI, DI MAIO TUONAVA CONTRO LE TRIVELLAZIONI, PROMETTENDO CHE LE AVREBBE BLOCCATE… INFATTI IL 10 DICEMBRE HA CONCESSO ALLE SOCIETA’ PETROLIFERE 18 AUTORIZZAZIONI A TRIVELLARE
Jacopo Iacoboni sulla Stampa racconta oggi una bella storia che riguarda il Movimento No Triv, che combatteva Trivellopoli quando al governo c’era Matteo Renzi, e le decisioni di un altro MoVimento, quello grillino, sulla questione:
C’era una volta in cui Luigi Di Maio si precipitava in Basilicata a Tempa Rossa, da lui definita «l’epicentro di trivellopoli», per tuonare contro le trivelle e, a suo dire, gli affari del Pd con le compagnie petrolifere: «Il presidente del Consiglio [Renzi, nda.] ha detto che vuole querelarci su Trivellopoli. Presidente, siamo qui, iniziamo. Sarà un piacere sapere chi vi finanzia le campagna elettorali, e se la Total, l’Eni, la Shell, vi finanziano le campagne elettorali. Perchè è quello il punto». Folle plaudenti attorno.
C’era una volta in cui il Movimento prometteva: «Al governo bloccheremo immediatamente le trivellazioni».
Poi sono andati al governo. E a quanto pare non le bloccano più.
Il 10 dicembre il ministero dell’Ambiente ha emesso 18 pareri favorevoli di ottemperanza alla ricerca di idrocarburi, in sostanza confermando la valutazione di impatto ambientale — che fa eseguire le ricerche petrolifere e le trivellazioni, in particolare nel Mar Adriatico, e in aree delicate di Basilicata e Campania.
Le trivellazioni erano state autorizzate da un parere della commissione tecnica ministeriale del 20 aprile 2017 (l’allora ministro dell’ambiente era Galletti), ma il fatto è che il Movimento giurava che appena arrivato nelle stanze dei bottoni le avrebbe fermate.
Avevano cavalcato ogni protesta, quindi anche quella dei NoTriv, al grido di «blocchiamo tutto».
Un po’ come quando Di Battista diceva, su un’altra storia: «Con il governo del Movimento il Tap lo blocchiamo in due settimane, in due settimane!».
Stesso copione sulle trivelle: autorizzate in precedenza (come è del tutto legittimo), tutt’altro che fermate dal Movimento.
(da “NextQuotidiano”)
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