Destra di Popolo.net

CRONACA DI UNO SFASCIO, VERDERAMI RICOSTRUISCE I PASSAGGI DELLA CRISI DI GOVERNO: “IN DRAGHI IL TENTATIVO GENUINO DI PROVARE A RIMETTERE INSIEME I COCCI DELLA MAGGIORANZA SI SCONTRAVA CON LA PERCEZIONE CHE MANCASSE LA VOLONTÀ DEI PARTITI DI COLLABORARE”

IL PREMIER SI È CONVINTO CHE NON SAREBBE SERVITO A NULLA “UN APPROCCIO PIÙ MELLIFLUO” NEL DISCORSO AL SENATO, “PERCHÉ TUTTO ERA STATO DECISO”… I GRILLINI “NON VOLEVANO RICUCIRE” E SALVINI, CHE SI VEDE A CENA CON L’AMBASCIATORE RUSSO E SENTIVA “LA PORTA SPALANCATA” DELLE URNE, AVEVA GIÀ STRETTO L’ACCORDO CON BERLUSCONI”

«Le cose andavano bene e bisognava farle andare male». L’altro ieri, per commentare la fine del governo, Draghi si è ispirato alle leggi di Murphy e le ha adattate alla sua indole romana. Così, con una battuta, ha smontato la tesi in voga nel Palazzo: l’idea che la crisi sia stata frutto di un divorzio consensuale tra il premier e le forze della maggioranza, che avrebbero tacitamente convenuto di non poter più andare avanti perché l’agenda Draghi non coincideva con l’agenda elettorale dei partiti.
Il presidente del Consiglio – che la crisi l’ha vista da vicino – sostiene invece si sia trattato di un «divorzio unilaterale», deciso dal centrodestra dopo l’«ingenuità» dei Cinque Stelle.
Salvini e Berlusconi (la cui ricostruzione degli eventi avrebbe suscitato «stupore» al Quirinale) hanno subito sfruttato l’occasione offerta da Conte. Altrimenti non avrebbero rotto, timorosi com’ erano della reazione del loro elettorato. È l’imperizia del Movimento, insomma, ad aver compromesso irrimediabilmente l’equilibrio.
E sempre da lì parte ogni qualvolta ripercorre la fine delle larghe intese. E rivede l’atteggiamento sempre più conflittuale del leader della Lega che nemmeno rispondeva alle telefonate, il gioco a specchio del Cavaliere, certe reazioni stizzite di una parte del mondo accademico geloso dei risultati del suo gabinetto.ù
LA SCELTA DEL MOVIMENTO
Senza la «sciocchezza» del Movimento resta convinto che avrebbe proseguito, anche nelle difficoltà prodotte dai partiti che – avvicinandosi la scadenza elettorale – ogni giorno avanzavano nuove richieste. «Siete dei rompiscatole», diceva Draghi al termine delle telefonate: «Tanto lo so che domani vi inventerete un’altra cosa». Sarà stato forse un eccesso di razionalizzazione dei processi, ma era persuaso che la maggioranza gli avrebbe fatto completare il programma e gestire le rogne: dalla Finanziaria al rigassificatore di Piombino, contro cui hanno protestato tutti i partiti della coalizione, insieme al sindaco della città che è di Fratelli d’Italia.
È dopo «l’errore di Conte» che ha cambiato idea. Perciò era salito al Quirinale per rassegnare il mandato: «Ma Mattarella – disse ai suoi collaboratori – mi ha chiesto di andare in Parlamento e io ci vado». Le cinque giornate di Draghi, vissute tra le dimissioni e il dibattito al Senato, sono state la testimonianza che non c’era più nulla da fare. «In quella fase – raccontano a Palazzo Chigi – era un susseguirsi continuo di telefonate con il capo dello Stato: cinque, sei, sette… A un certo punto abbiamo perso il conto».
In Draghi il «tentativo genuino» di provare a rimettere insieme i cocci della maggioranza si scontrava con la percezione che mancasse la volontà dei partiti di collaborare. E che questo fosse «l’epilogo naturale delle elezioni del 2018». Dopo il definitivo commiato dall’incarico, il premier ha ricostruito la sequenza degli eventi e si è convinto che non sarebbe servito a nulla «un approccio più mellifluo» nel discorso al Senato, «perché tutto era stato deciso». I grillini «non volevano ricucire» e Salvini – che vedeva «la porta spalancata» delle urne – aveva già stretto l’accordo con Berlusconi.
Ne ebbe la certezza la sera in cui ricevette a Palazzo Chigi la delegazione del centrodestra, che protestò perché in mattinata Draghi aveva incontrato il segretario del Pd.
«Letta aveva chiesto di vedermi», rispose il premier: «Allora gli ho detto di venire qui. Sarà stato un errore ma…». «Mario», lo interruppe Tajani: «Nessuno di noi ha mai messo in dubbio la tua malafede». E dopo quel lapsus freudiano, iniziò una lunga sequenza di richieste per dar vita a un nuovo governo e andare al voto a marzo. «Fosse per me anche a febbraio», spiegò il capo del governo: «Ma questa decisione spetta a Mattarella, non posso stabilirla io».
Il profilo super-partes Tutti sapevano che Draghi non avrebbe mai accettato di guidare un Draghi-bis, né nella versione proposta dal centrodestra né nella versione poi auspicata dal centrosinistra. Il motivo è chiaro, e non è legato solo al fatto che questo nuovo esecutivo non sarebbe durato «nemmeno un giorno». Il punto è che l’ex capo della Bce, dicendo sì, avrebbe perso il suo profilo super-partes. E non intendeva consegnarsi al gioco dei partiti, nemmeno indirettamente.
Infatti quando alcuni esponenti politici nei giorni scorsi gli hanno chiesto di poter usare il suo nome per la loro lista, il premier li ha dispensati con una battuta, prima di chiedere di «lasciarmi fuori»: «Basta con la politica. Ho altre idee per me in futuro».
Eppure quando entrò al Senato per il suo ultimo intervento, avrebbe proseguito «se i partiti avessero preso coscienza degli errori». Certo, «aveva le tasche piene» dell’andazzo, «ma non ero stanco» come ha sostenuto il Cavaliere. E non voleva i «pieni poteri», anche se «quella frase sugli italiani che ho pronunciato in Aula potevamo migliorarla», ha detto poi ai collaboratori. Ma la richiesta di restare a Palazzo Chigi giunta dal Paese, l’aveva condivisa.
Quanto le parole dei suoi familiari che – dopo aver inizialmente accolto con sollievo le sue dimissioni – gli avevano intimato: «Non puoi star fermo».
Quel discorso a Palazzo Madama parve però a tutto l’emiciclo un’entrata a gamba tesa sulla politica, come se il premier cercasse di farsi «espellere». Nelle intenzioni di Draghi era invece l’unico modo per dire le cose come stavano: «Bisogna ricominciare a trivellare per estrarre il gas. E Piombino, i balneari, i tassisti…». E infine il passaggio su Putin, che non poteva esimersi dal fare e che sapeva avrebbe fatto imbestialire Salvini, intento ancora a coltivare stretti rapporti con l’ambasciatore russo, con cui si vede a cena.
I RAPPORTI RUVIDI
È finita com’ è finita. Ma dopo le cinque giornate, Draghi ha potuto constatare com’ erano cambiati nel tempo i rapporti in seno al Consiglio dei ministri, anche con le persone con cui nell’anno e mezzo di governo aveva avuto «rapporti ruvidi» e che però nell’ultima fase si erano mostrati «collaborativi».
Per esempio Franceschini. I loro duelli in seno al governo sono noti, ma il premier riconosce che il ministro della Cultura si è «adoperato per ricucire» ed evitare la crisi. Quando arrivò a Palazzo Chigi non si capacitava del fatto che i media venissero a sapere quasi in tempo reale di quanto accadeva durante le riunioni. Tanto che un giorno avvisò i ministri: «Non costringetemi a farvi lasciare i cellulari fuori dal salone».
Ora che sta per congedarsi farà «il possibile» per garantire la transizione con il prossimo esecutivo sui temi in agenda: dal Pnrr alla contabilità di Stato. E non vede scossoni a livello internazionale per l’Italia.
È vero, dai partner occidentali sono arrivati molti appelli pubblici e molte telefonate private perché non mollasse. Ha gestito tutto direttamente, con il suo cellulare, senza mai passare attraverso i canali diplomatici. E quando gli hanno chiesto se anche Biden l’avesse chiamato, ha tergiversato un attimo prima di rispondere «no».
Le cinque giornate sono state molto dure. In quella fase è parso taciturno e guardingo anche con le persone dello staff: «D’altronde – sussurrano a Palazzo Chigi – era la prima volta nella sua lunga esperienza che si trovava con tante persone intorno. Nemmeno alla Bce».
Così si viene a sapere che a Francoforte circolava una definizione sul suo conto: «Draghi è ovunque ma non è qui». Il premier non ne era (ovviamente) al corrente, ma l’ha trovata simile a quella che fece un suo amico negli anni della giovinezza: «Mario è altrove, impegnato».
Le idee per il futuro Adesso sono tornate le battute e si concede a discutere di politica leggendo i sondaggi, che prevedono un risultato elettorale chiaro e che però fanno anche trasparire un desiderio di centro nella pubblica opinione. Perciò si informa sulle dinamiche dei partiti e sui processi di aggregazione che dovrebbero verificarsi in vista del voto. È un modo per prepararsi al distacco, in attesa delle «idee che ho per il mio futuro». E che non prevedono alcun tipo di coinvolgimento nella sfida delle urne.
Semmai è rammaricato per non aver completato la missione, perché – per esempio – sulla politica energetica, dopo essersi speso per garantire un progressivo distacco dalla dipendenza russa, teme che a novembre non parta il rigassificatore di Piombino. Un vero chiodo fisso.
Al pari della Roma. L’acquisto di Dybala l’ha galvanizzato, il fantasista argentino gli piace tanto. E il fatto che abbia segnato il primo gol della squadra in allenamento è per lui una sorta di premonizione. Ma è Mourinho l’uomo che «ha cambiato tutto».
Dopo la vittoria della Conference league, Draghi sostenne che il tecnico portoghese avesse «trasformato un gruppo di abili giocolieri in una squadra». Non c’era alcun riferimento alle vicende politiche.
Francesco Verderami
(da il “Corriere della Sera”)

This entry was posted on sabato, Luglio 23rd, 2022 at 16:02 and is filed under Politica. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

« PENSIONI A MILLE EURO? LA PROPOSTA DI BERLUSCONI COSTA ALLO STATO 18 MILIARDI DI EURO
LEGA E FORZA ITALIA PUNTANO SULLA “ROSA DI NOMI” PER IMPEDIRE ALLA MELONI DI DIVENTARE PREMIER »

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.

  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (32.964)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Luglio 2025 (262)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Luglio 2025
    L M M G V S D
     123456
    78910111213
    14151617181920
    21222324252627
    28293031  
    « Giu    
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • MA GIORGIA MELONI SI RIFERIVA AD “ALBATROSS”, IL FILM DI GIULIO BASE FINANZIATO CON 1,49 MILIONI DI EURO DALLO STATO, QUANDO PARLAVA DI “MILIONI DI EURO PRESI DALLE TASSE DEI CITTADINI PER FINANZIARE FILM CHE ALLA FINE GUADAGNAVANO POCHE DECINE DI MIGLIAIA DI EURO”?
    • IL CORTOCIRCUITO DEI TRUMPIANI: SI SONO ACCORTI CHE SENZA GLI IMMIGRATI SI BLOCCANO GLI STATI UNITI
    • “L’EUROPA NON DEVE CEDERE. TRUMP È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA” : DOPO L’ANNUNCIO DEI DAZI USA ALL’UE, JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA, SUGGERISCE LO SCONTRO DIRETTO CON IL TYCOON
    • QUANTO CI COSTA LA MAZZATA DI TRUMP? L’INTRODUZIONE DI TARIFFE DOGANALI DEL 30% DA PARTE DEGLI USA AVRÀ UN IMPATTO ECONOMICO SULLE ESPORTAZIONI ITALIANE DI CIRCA 35 MILIARDI EURO L’ANNO, SECONDO I CALCOLI DELL CGIA
    • LO STATO NON ASSUME NEONAZISTI: IL LAND TEDESCO DELLA RENANIA-PALATINATO HA DECISO DI IMPEDIRE A CHI È ISCRITTO A UN’ASSOCIAZIONE ESTREMISTA DI LAVORARE PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, TRA LE FORMAZIONI INSERITE C’È ANCHE ALTERNATIVE FUR DEUTSCHLAND
    • ZAIA NON DECIDE CHE FARE (COME AL SOLITO) E CRESCE LA TENSIONE NELLA LEGA: “LA LISTA ZAIA? NON SI FARA’, LO STALLO STA FAVORENDO IL CENTROSINISTRA”
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA