DAI, MINNITI, NON ESSERE TIMIDO: PERCHE’ NON CHIEDI ANCHE A DEFEND EUROPE DOVE PRENDONO I SOLDINI PER VIOLARE LE LEGGI INTERNAZIONALI?
190.000 EURO DICHIARATI, 10.000 DOLLARI A TESTA DENUNCIATI DAI CLANDESTINI CINGALESI: CHE ALTRE ENTRATE PER I COSTOSI RIFORNIMENTI IN ALTO MARE E PER GLI ATTIVISTI CHE SI SPOSTANO IN AEREO ? … O DIMOSTRARE CHI LI FINANZIA VALE SOLO PER LE ONG?
La nave di Defend Europe è partita da Gibuti un mese fa, ha attraversato il canale di Suez dove ha avuto i primi problemi circa i documenti di chi era a bordo.
Doveva virare a ovest su Catania, ma è salita a nord a Famagosta (Cipro) dove si è scoperto che aveva a bordo una ventina di cingalesi (cinque hanno chiesto asilo politico) che hanno dichiarato di aver pagato 10.000 dollari a testa per arrivare in Europa.
Il comandante è stato arrestato e poi di fatto espulso come indesiderato: non gli è stato contestato il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina semplicemente perchè il reato nella Cipro di area turca non esiste.
Da qui un primo rifornimento di carburante che, a detta del comandante, “non ho mai pagato così caro”, evidentemente qualche fornitore lo ha preso per il collo, stante la situazione legale precaria.
Da Cipro un”altra settimana di navigazione e un approdo mancato sia a Catania che a Zarzis (Tunisia) perchè gli è stato negato l’attracco.
Poi un tentativo di attracco a Sfax e un altro rifiuto dell’autorità portuale, quindi rifornimento ad alto costo in mare di carburante e viveri.
Considerato il noleggio di una nave di quelle dimensioni, il mese di navigazione, gli imprevisti, come è finanziata la missione?
Le entrate certe sono 190.000 euro raccolti con un finanziamento via internet (di cui non si conoscono i nomi dei finanziatori) e, secondo i cingalesi, i 10.000 euro a testa versati dai clandestini (ovviamente non esiste ricevuta, ma nessuna autorità italiana ha pensato di interrogarli).
Al costo della missione vanno aggiunte le spese di trasferimento dei presunti attivisti che avrebbero dovuto salire a bordo della C-Star a Catania (dove hanno alloggiato per dieci giorni) e il loro trasferimento in aereo in altro Stato per poi operare un trasbordo.
Va da sè che solo degli ingenui possono pensare che con 190.000 euro si possa far fronte alle spese di cui sopra.
Ne deriva quindi una necessità : se il codice Minniti prevede che per navigare nella zona Sar sotto il controllo della Marina italiana le Ong devono dimostrare come vengono finanziate, come mai la stessa regola non vale per la C-Star di Defende Europe?
Come mai Minniti non ha dato disposizione di produrre i conti di entrate e uscite, con relativi nomi e cognomi dei finanziatori?
Come mai Di Maio, così pronto a chiedere le giustificative alle Ong, non fa altrettanto con una mission che viola le norme internazionali a lui così pertinianamente care?
Che rapporti ha Defende Europe con i servizi italiani e stranieri, visto che i media hanno parlato di informative (fasulle) passate ai servizi e alla magistratura italiana?
Visti i precedenti di mercenari contractors di molti loro responsabili (nonchè una condanna in Svezia per truffa dell’armatore della C-Star) da chi sono foraggiati?
Su, Minniti, non sia timido, dimostri che la legge è uguale per tutti.
Leave a Reply