DAL “BARRIO” AL TETTO D’EUROPA: L’INCREDIBILE ASCESA DI LAMINE YAMAL, IL BABY-FENOMENO DELLA SPAGNA, CHE STA TRASCINANDO LE “FURIE ROSSE” A EURO2024
IL 16ENNE È NATO NEL QUARTIERE DI ROCAFONDA, UNO DEI PIÙ POVERI DEL PAESE E DEFINITO DA VOX “UN LETAMAIO MULTICULTURALE” … A 7 ANNI ENTRA NELLA “CANTERA” DEL BARCELLONA E A 15 DIVENTA IL PIÙ GIOVANE ESORDIENTE CON LA MAGLIA BLAUGRANA
Tre-zero-quattro. Il gesto con le dita di Lamine Yamal è inequivocabile. Ed è un messaggio forte, che va ben oltre il calcio. Lo fa ogni volta che segna un gol. Come ieri sera contro la Francia nella semifinale dell’Europeo. Ma a chi è rivolto? 304 sono le ultime cifre del codice postale (08304) del suo quartiere, Rocafonda, nella città di Mataró, nell’area metropolitana di Barcellona. Rocafonda è stata definita dal partito spagnolo di estrema destra Vox «estercolero multicultural», letamaio multiculturale.
Un quartiere non semplice, popolare, fra i più poveri del Paese, caratterizzato da una forte presenza di immigrati, soprattutto dall’Africa. Il padre Mounir è marocchino, mentre la madre Sheila Ebana viene dalla Guinea Equatoriale. Durante l’ultima campagna elettorale di Matarò, nel maggio del 2023, Mounir è stato multato di 546 euro per aver assaltato un gazebo di Vox e aggredito un simpatizzante, che ha dovuto risarcire con 110 euro per la rottura degli occhiali.
A sette anni è entrato alla Masia, la leggendaria accademia del Barcellona. Ha debuttato col Barca all’età di 15 anni, 9 mesi e 16 giorni. Il più giovane della storia del club. Sull’ingresso della Panaderia arabica, la classica bottega di quartiere, un punto di riferimento per tutti, c’è un suo murales. «Esto es mi barrio», questo è il mio quartiere, ribadisce con orgoglio il baby campione.
Sta facendo il giro del mondo la foto di Lionel Messi che fa il bagnetto a un piccolissimo Lamine Yamal, il talento del Barcellona che sta incantando a Euro 2024, con la maglia della Spagna, nonostante la sua giovanissima età, 16 anni (ne compirà 17 il 13 luglio). Non è una fake news né una foto creata dall’intelligenza artificiale. È una foto vera: la Pulce ha 20 anni, lo spagnolo pochi mesi.
Ma a cosa si deve questa immagine? È presto detto. Nel 2006 il quotidiano spagnolo «Sport» decise di fare un calendario benefico con l’Unicef, il primo marchio in assoluto a comparire sulla maglia del Barcellona (ma l’organizzazione dell’Onu per l’infanzia non era uno sponsor, era invece il Barça che donava all’Unicef lo 0,7% del ricavato annuale)
La prima edizione fu realizzata in fretta e furia e i bambini coinvolti erano per lo più figli di impiegati dello stesso giornale. Invece, un anno dopo, nel 2007 le cose furono fatte con calma e per tempo. Così attraverso l’Unicef fu organizzata una campagna di reclutamento tra le famiglie che erano entrate in contatto per questioni assistenziali con l’organismo internazionale.
Ed ecco allora quella di Yamal, che viveva a Rocafonda, un quartiere complicato di Matarò, area della città di Barcellona, e che furono sorteggiati per portare al Camp Nou, dove si facevano le foto, il loro bimbetto nato a luglio.
(da Il Corriere della Sera)
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