DAL TRENTINO ALLA SARDEGNA, E’ GUERRA APERTA TRA FRATELLI D’ITALIA E LEGA: A FARE DA DETONATORE, LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA NELLA PROVINCIA AUTONOMIA DI TRENTO
CON LA RIELEZIONE DI MAURIZIO FUGATTI. IL PATTO PRE-VOTO, CIOE’ L’ASSEGNAZIONE DELLA VICEPRESIDENZA ALLA MELONIANA GEROSA, E’ STATO DISATTESO… IL PARTITO DI GIORGIA MELONI SI METTE DI TRAVERSO IN SARDEGNA DOVE SALVINI SPINGE PER IL BIS DEL GOVERNATORE SOLINAS – È LITE TRA ALLEATI ANCHE IN BASILICATA E A PALERMO
Fratelli d’Italia e la Lega questa volta fanno sul serio: nel senso che non se le mandano a dire e scaricano le tensioni del governo, alimentate dalle sfide continue di Matteo Salvini a Giorgia Meloni, sui territori. Rompono patti e alleanze e fanno andare il centrodestra in frantumi: dove si è vinto, come a Trento, e dove si dovrà andare alle regionali, come in Sardegna. Ma non solo: anche a Palermo da due mesi è in corso un braccio di ferro per il rimpasto in giunta
Ieri la rottura si è consumata in Sardegna, dove in vista delle prossime regionali la Lega ha dato subito la benedizione alla ricandidatura di Christian Solinas. Un’accelerazione che ha sorpreso Giorgia Meloni. Lo scorso settembre al tavolo nazionale Giovanni Donzelli e il ministro Francesco Lollobrigida avevano chiesto di cambiare nome in Sardegna, puntando su un esponente di Fratelli d’Italia, vista la «crescita di FdI rispetto a cinque anni fa». E invece tre giorni fa la Lega e Matteo Salvini hanno dato il via libera a Solinas.
Apriti cielo, ed ecco la nota ufficiale di FdI che rompe l’alleanza: «Fratelli d’Italia boccia ufficialmente la ricandidatura di Solinas alla presidenza della Regione, rilanciata invece anche recentemente dal leader della Lega Salvini», dice la coordinatrice regionale Antonella Zedda […] In casa Lega sminuiscono, dicendo che la frattura si ricomporrà e che «si tratta soltanto di una reazione dopo il caso Trento».
Di che si tratta? Il 22 ottobre nella provincia autonoma ha conquistato il bis Maurizio Fugatti. Ma con tanto di nota ufficiale di Lega, FdI e Forza Italia prima del voto era stato deciso che gli «assetti della futura giunta provinciale» sarebbero stati definiti «sulla base del risultato elettorale conseguito dai singoli partiti, tenendo comunque fin d’ora presente che la vicepresidenza della giunta spetta a Francesca Gerosa, rappresentante di FdI». Fugatti due giorni fa ha annunciato la giunta e a Gerosa non ha dato la vicepresidenza. Risultato? FdI si chiama fuori dalla giunta: sarà sostegno esterno.
In casa Meloni precisano che quella sarda non è una «ripicca»: «La Lega pensa di poter fare da sola ovunque, anche in Sardegna dove forse nemmeno entreranno in consiglio regionale, allora a questo punto meglio mettere le cose in chiaro», dice un autorevole esponente di Fratelli d’Italia.
Tensioni si annunciano sull’intera partita delle prossime regionali, a partire dalla ricandidatura di Vito Bardi in Basilicata, esponente di Forza Italia: Meloni vorrebbe cambiare anche qui nome, puntando su un volto del suo partito. In Sicilia il centrodestra rischia di andare in frantumi anche a Palermo: da due mesi la giunta è in stallo perché Forza Italia chiede un rimpasto. E i meloniani rivendicano più spazio. Il sindaco Roberto Lagalla non riesce a trovare la quadra.
(da la Repubblica)
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