DEMOCRAZIA STUPEFACENTE: CI SI STUPISCE, MA GUARDANDO IN CASA D’ALTRI
IN ITALIA I MAGISTRATI SI INDIGNANO SE RESTANO IN MUTANDE DURANTE UNA PERQUISIZIONE, MA NON SI PONGONO IL PROBLEMA SE ACCADE ANCHE AI COMUNI MORTALI… SORU ACCUSAVA DA ANNI BERLUSCONI DI CONFLITTO DI INTERESSI, MA ORA PIAZZA IL FRATELLO AL SUO POSTO ALL’UNITA’ PER RICANDIDARSI… BERLUSCONI NON SI CAPACITA CHE UNA OPPOSIZIONE POSSA AVERE IL DIRITTO DI CRITICARLO
Ogni tanto la politica induce per fortuna a qualche riflessione e a un sorriso che va oltre gli schieramenti, altrimenti sai che noia. Se dovessimo vivere delle dichiarazioni di Bonaiuti o Bocchino, delle precisazioni della Finocchiaro e di Veltroni, delle affermazioni stradali di Gasparri ( fateci caso, quando rilascia un’intervista è sempre “in mezzo a una strada”), dei rantoli gutturali di Di Pietro o Bossi, dei vocabolari limitati della Gelmini o della Carfagna, della cadenza da clima torrido della Prestigiacomo, degli ammiccamenti di D’Alema e dello sguardo sexy della Rosy Bindi, la percentuale dei tentati suicidi nel nostro Paese subirebbe un’impennata mica da poco.
Meglio non prendersi ( e prenderli) mai troppo sul serio, in fondo la politica è un’arte di arrangiarsi anch’essa, per restare a galla, tra mille compromessi, il più a lungo possibile.
Assistiamo ai monologhi persino di improbabili marziani vestiti tutti uguali ( cravatta e vezzoso fazzolettino verde d’ordinanza) che ne sparano di certe da “barzellettieri nati”, poco importa che si chiamino Cota o Bricolo, l’importante è che ci facciano ridere prima di Greggio e Iachetti.
Ma ormai in Italia non c’e’ settore che sia esentato dall’umorismo involontario, non è solo merito di La Russa che si fionda in mimetica a qualsiasi riunione di militari in congedo o a un presidio notturno al Duomo di Milano.
Ora ci si mettono pure i magistrati a perquisirsi tra loro e a rubarsi la merenda degli incartamenti.
Si sequestrano e dissequestrano persino le carte e gli atti tra Procure limitrofe, qualcuno si è scandalizzato per una perquisizione fatta all’alba e che li avrebbe visti costretti a denudarsi.
Ma quando in passato le ordinavano loro le perquisizioni, si sono mai posti il problema di come venivano trattati i comuni cittadini?
Nello stesso modo: svegliati alle prime luci del giorno e fatti spogliare. Una volta che tocca a loro, sembra gli abbiano palpato anche il culo… I comuni mortali si vede che possono essere trattati così… loro no.
Ricordate quando Silvio fu accusato di conflitto di interessi perchè proprietario de “il Giornale” che avrebbe intestato poi al fratello Paolo per sfuggire alla normativa? Ricordate come fu massacrato dalla Sinistra che sosteneva che il fratello era solo un prestanome e il conflitto permaneva?
Uno dei più accaniti nelle accuse contro il premier è stato spesso Soru, il dimissionario presidente della regione sarda, recentemente divenuto proprietario de “l’Unità “.
Dato che ora pare voglia ripresentarsi e il Pd gli ha consigliato di liberarsi del quotidiano di partito per non incorrere nel conflitto di interessi che fa il Soru? Intesta le quote al fratello… lui che a Silvio, per la stessa cosa, aveva dedicato tante critiche… vi rendete conto da che pulpito veniva la predica? E non dovremmo ridere?
E che dire delle “visite fiscali” già dal primo giorno di malattia, sbandierate da Brunetta, in preda a delirio di onnipotenza antifannulloni?
Peccato che gli Enti pubblici a Roma non caccino un euro alle Asl e quindi i medici non le facciano, non essendo pagati 50 euro a visita come a Milano.
E pensare che lo stesso Ministero di Brunetta da due anni non manda una visita fiscale, dicasi una, ad alcun dipendente in malattia, tutti liberi di esserci a casa o meno… però in Tv la si urla come norma vincolante per tutto il resto del globo.
Per non dire dello stesso premier che invece che parlare di quello che fa il Governo, ogni conferenza stampa dedica metà del suo intervento a maledire l’opposizione che non riconosce i suoi meriti.
Ma qualcuno glielo spiega a Silvio che l’opposizione avrà pur diritto a farla come meglio gli pare? Come accadeva per il centrodestra quando governava Prodi, peraltro. O la Gelmini ha instaurato la pagella per le minoranze? O il Governo, come per Villari, pensa che debba tracciare anche la linea politica dell’opposizione?
Veltroni e Di Pietro ne risponderanno al proprio elettorato di come fanno opposizione, che gliene frega alla maggioranza?
E’ il prezzo che si paga a governare, subire delle legittime critiche. Se governi bene, te ne puoi fregare, la gente lo capisce.
L’ideale sarebbe che all’interno degli schieramenti ci fossero anime critiche che incalzassero i leader sui contenuti, invece che una corte di servi sciocchi, a destra come a sinistra. Più spiriti e menti liberi, più confronto di idee e maggiore crescita. Più dibattito e meno casta, meno interessi.
Non a caso molti apprezzano proprio per questo il nostro sito mentre qualche lacchè ci riempie di improperi.
Non ci contrariamo, fa parte della scelta di campo. In fondo gli uomini passano, ma le idee restano. Per chi ne ha ovvio.
Per gli altoparlanti di interessi altrui o per le casse acustiche di partito non c’è necessità di cultura politica e di indipendenza ideale, basta un karaoke… musica di base e visualizzazione del testo.
C’e chi vuole entrare nella corte dei miracolati e chi è a fianco del popolo italiano.
Se riusciamo a scrivere è perchè riusciamo ancora a sorridere… e a sognare, insieme a voi che ci seguite a centinaia ogni giorno, un’Italia migliore. Un Paese che “stupisca il mondo”, non di “stupidi che fingono di stupirsi” di ciò che avviene nell’orto del vicino.
Ognuno pensi a coltivare al meglio il proprio, magari il raccolto di entrambi farebbe ricco l’intero Paese.
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