DETASSARE LA TREDICESIMA? ECCO QUANTO RENDEREBBE IN BUSTA PAGA
TRA LE IPOTESI ALLO STUDIO PER RILANCIARE I CONSUMI E ATTENUARE GLI EFFETTI DELLA CRISI, IL GOVERNO STA STUDIANDO LA DETASSAZIONE DELLA TREDICESIMA O UNA DETRAZIONE FISCALE… .PER LO STATO UNA SPESA TRA I 4 E I 6 MILIARDI… TREMONTI NON SAREBBE MOLTO CONVINTO… FACCIAMO DUE CONTI
Nel Governo si sta facendo strada l’idea, o meglio la necessità , per tamponare il calo di consensi che comincia a erodere i margini conquistati nella fase di “luna di miele” del centrodestra, di mettere in atto un intervento che dia alle famiglie un minimo in più di liquidità nel periodo natalizio.
Le voci indicano che si stia pensando a una detassazione della tredicesima che però incontrerebbe il parere negativo del ministro Tremonti, in quanto avrebbe il difetto di costare molto ( 6-7 miliardi in meno nelle casse dello Stato) e di portare benefici quasi nulli per l’economia reale.
Secondo il ministro dell’Economia, in pratica gli italiani si ritroverebbero più soldi in tasca, ma non li utilizzerebbero per i consumi, preferendo risparmiare a causa della crisi economica.
La manovra pertanto non costituirebbe un volano per l’economia. Anche il ministro Sacconi pare la pensi allo steso modo. C’e’ poi il problema di non sforare il tetto dei parametri europei, anche se tutti sperano e invocano una revisione dei livelli previsti.
Nella maggioranza c’è chi tutto sommato vedrebbe bene una detassazione, per dare almeno un segnale agli Italiani, chi invece ritiene che sarebbe solo un bello spot, con effetti minimi e di breve durata. L’impatto sarebbe puramente psicologico senza effetti per l’economia reale e c’e’ chi preferirebbe qualche sgravio fiscale per le imprese e per gli investimenti.
Consideriamo poi che la crisi dell’economia reale inizia pesantemente a manifestarsi con un 2,5% in meno di produzione industriale rispetto a un anno fa e la richiesta di cassa integrazione avanzata da centinaia di aziende.
Quanto costerebbe detassare le tredicesime ? Dai 9 miliardi di euro se si detassa al 100%, ai 5 miliardi se avviene al 50% e solo per i redditi fino a una certa quota.
L’eventuale sforamento dalle indicazioni europee sarebbe proprio corrispondente a quanto costerebbe la detassazione, quindi un solo provvedimento esaurirebbe una disponibilità di cui non vi è peraltro nemmeno certezza.
Se dovessimo esprimere una sensazione, la detassazione se ci sarà , sarà solo al 50% e non al 100%, e in ogni caso non condividiamo il principio che se poi gli Italiani non spendono il corrispettivo non ne vale la pena.
Se una famiglia non spende i 200 euro che si ritrova in più a Natale è perchè magari gli servono per pagare un debito, non è che dobbiamo dargli due euro solo se promettono di spenderli subito in pandori o panettoni, per innescare il percorso virtuoso sancito dagli economisti.
Qua siamo di fronte a persone nella bratta, altro che consumismo ad ogni costo, avranno diritto a decidere almeno come è più saggio spenderli.
A chi andrebbe la detassazione degli straordinari? A 19,6 milioni di lavoratori dipendenti intanto, che sotto Natale incassano circa 30 miliardi con la mensilità aggiuntiva. Su questa cifra gravano però tasse, imposte, per oltre 6 miliardi che vanno allo Stato. Lo Stato dovrebbe in pratica rinunciare a tutto o parte di questa somma.
Qua già intervengono i commercianti che dicono che solo una parte di questa eventuale somma sarà destinata alle spese con un incremento dei consumi pari solo allo 0,5%, ininfluente ai fini di una ripresa del settore che vede segni negativi vistosi.
In ogni caso vediamo cosa si ritroverebbe un lavoratore in busta paga, in caso venisse approvata la detassazione.
Un impiegato con 6° livello e 8 anni di anzianità , con detassazione del 50% avrebbe 206 euro in più ( 396 con detassazione, meno probabile, del 100%).
Un operaio metalmeccanico del 4 livello avrebbe 159 euro in più con detassazione del 50% ( 314 con quella del 100%).
Un capoufficio avrebbe 412 euro in più con il 50%, 731 con il 100% .
C’e’ chi sta valutando, invece, anche una detrazione per i redditi fino a 25.000 mila euro che porterebbe a un 500 euro in più nella tredicesima, ma si tratta di ipotesi più remota.
Diciamo che la cifra più realistica che si ritroverebbe un lavoratore oscillerebbe ( in caso di detassazione del 50%) tra i 150 e 250 euro, a parte i livelli più alti che potrebbero toccare i 400 euro.
Su una cosa concordiamo, che non rappresentano certo una soluzione del problema di come tirare avanti una famiglia, se non sono accompagnati da tanti altri provvedimenti, ma qui occorre fare delle scelte politiche e stabilire delle priorità , altrimenti si fanno solo tappulli.
E con questi di strada se ne fa poca.
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