DI MAIO AMMETTE: LA MAIL DELL’INPS E’ ARRIVATA IL 5 LUGLIO, NON C’E’ STATA NESSUNA “MANINA”
SE AVESSE LETTO LA RELAZIONE AVREBBE EVITATO DI GETTARE ACCUSE A CASACCIO E FARE LA FIGURA DEL PIRLA
Carlo Di Foggia sul Fatto Quotidiano oggi annuncia che il caso degli ottomila che rischiano di restare disoccupati con il Decreto Dignità scoppiato venerdì scorso è ufficialmente chiuso.
E la “manina” evocata complottisticamente da Luigi Di Maio non esiste. A dirlo, spiega oggi il quotidiano, è lo stesso Di Maio, che poi conferma di aver ricevuto la mail con la previsione degli ottomila dall’INPS il 5 luglio:
Lo ha di fatto ammesso lo stesso Di Maio ieri in audizione alle Camere, dove ha spiegato che al ministero sono arrivate due relazioni, una il 5 luglio e l’altra l’11 alle 20, inviata dall’Inps, “che abbiamo letto la mattina dopo, quando il presidente della Repubblica firmava il decreto. Nella prima è individuata una previsione ma non gli impatti finanziari della Naspi, l’assegno di disoccupazione, comparsi solo nella seconda”.
Riassunto: il 5 luglio l’Inps invia la sua simulazione al ministero, validata dalla Ragioneria. Si basa su un assunto: il limite dei contratti a termine scende a 36 a 24 mesi, oltre i quali ce ne sono 80mila che non possono essere rinnovati; l’Inps assume che il 10% non verrà stabilizzato, cioè 8mila (lo 0,4% dei contratti a termine). Poco più di un rumore statistico, ma che ottiene una rilevanza enorme sui giornali.
L’articolo prosegue elencando i fatti della settimana e cercando però di incolpare la Ragioneria Generale dello Stato:
Di Maio parla di un numero “apparso la notteprima della firma”, per poi attaccare Boeri — insieme al collega dell’Economia,Giovanni Tria-giudicando “senza fondamento scientifico” la stima e ribadendo che c’è stata “una manina”. Che però riguarda solo l’impatto della Naspi (119milioni nel 2019, 3,7 dal 2021), comparso all’ultimo, ma per volere della Ragioneria.
In realtà noi sappiamo perchè quei numeri sono comparsi all’ultimo. Perchè, come certificato dalla relazione dei tecnici del Nucleo Air (Analisi Impatto Valutazione) del Dipartimento per gli Affari Giuridici della Presidenza del Consiglio dei Ministri che nel frattempo è stata rimossa dal sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, queste stime erano completamente mancanti nel Decreto Dignità approvato dal CdM:
E siccome la Ragioneria dello Stato per provvedere alla bollinatura deve evidenziare le coperture, ha fatto il suo dovere.
Lo ha fatto all’ultimo perchè chi doveva farlo prima se ne è “dimenticato”.
Salvo poi incolpare gli altri di oscuri complotti.
(da “NextQuotidiano”)
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