DI MAIO SUPERA KATAINEN: PUR DI FARE IL PREMIER SI RIMANGIA IL PROGRAMMA M5S
SUL DEF ORA PROMETTE ASSOLUTO RIGORE, NESSUN SFORAMENTO DEL 3%, IMPEGNO SULLA RIDUZIONE DEL DEBITO, SPARITO IL REDDITO DI CITTADINANZA: BENVENUTO TRA I FALCHI DEL RIGORE
“Assoluto rigore”. Le parole di chi sta lavorando alla risoluzione del Movimento 5 stelle sul Def sono limate al millimetro.
Nel frasario utilizzato per tracciare le linee sul Documento di programmazione economica e finanziaria fanno capolino due termini che fino a poco tempo fa erano siderali nell’universo stellato.
Ha aperto le danze ieri Luigi Di Maio: “Prima di parlare di sforamento del deficit bisogna procedere alla spending review”. Sorprendendo il Pd al punto tale che alcuni capannelli l’hanno ribattezzato Luigi Katainen, dal cognome del vicepresidente della Commissione Ue, considerato tra i più ferrei alfieri dell’austerità .
La capogruppo a Strasburgo Patrizia Toia ha ironizzato: “Tra un po’ Di Maio lo supererà . Per rassicurare l’Ue fa preoccupare noi: ormai parla come un falco del rigore”.
Dopo una campagna elettorale spesa a invocare lo sforamento unilaterale del 3% del rapporto fra deficit e Pil, il Movimento ha spuntato le lance che aveva indirizzato verso palazzo Berlaymont.
Nessuna spesa in deficit, la continuità con il Def del 2017, nessuno scostamento rispetto all’obiettivo di medio termine sulla riduzione del debito, l’assoluto rigore.
Nessun riferimento al reddito di cittadinanza, tra le principali pietre dello scandalo nel rapporto con i Dem.
Tra le assolute priorità verrà inserita la neutralizzazione delle clausole di salvaguardia sull’aumento dell’Iva.
Il passaggio è da uno sforamento pressochè unilaterale, a “una volta al governo ci siederemo al tavolo e tratteremo con l’Ue”
(da “Huffingtonpost”)
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