DIETROFRONT: IMU SU VILLE E CASTELLI, RENZI SI SMENTISCE DA SOLO
ORA DICE CHE NON ERA PREVISTO, MA MENTE: LE BOZZE DEI TESTI CONFERMANO
Matteo Renzi torna indietro sull’abolizione dell’Imu anche per le abitazioni di lusso, quello che neanche Silvio Berlusconi si era spinto a fare.
E lo fa alla sua maniera: dicendo che non ne ha mai avuto intenzione, e che si apprestava a fare tutt’altro.
Ma non è vero, lo dicono le bozze della legge di stabilità , ma anche le voci più vicine al dossier Imu.
Semplicemente, il premier ha cambiato idea.
Nei testi, infatti, l’abolizione era prevista per tutti gli immobili, comprese le 74.430 abitazioni signorili(A/1),leville (A/8), castelli e palazzi storici (A/9), per le quali — ha calcolato l’Ufficio studi politiche territoriali della Uil — il beneficio sarebbe stato in media di 2.778 euro,negando allo Stato un gettito di 85 milioni.
Il dossier studiato finora prevedeva esattamente questo.
Ieri, Renzi ha comunicato il dietrofront con un lungo post su Facebook: “Leggo molti commenti divertenti sulle anticipazioni della legge di stabilità (…). A chi dice: ma la manovra sulla casa l’aveva fatta anche Berlusconi, dico che è vero. La norma è la stessa anche sulla questione dei castelli che dunque — a differenza di quanto si dice con tono scandalizzato—pagheranno (come per abolizione Ici del 2008)”.
Una parte invece, che tutte le bozze circolate — compresa l’ultima di ieri mattina — abolivano.
Peraltro i valori catastali non sono aggiornati da decenni, quindi molte “ville” manco risultano tali.
“Ironia della sorte — ha continuato Renzi — i castelli furono parzialmente esentati dai governi successivi, anche di centrosinistra, perchè considerate residenze storiche”.
E qui sembra che il premier abbia scritto di suo pugno il post, perchè commette una svista non da poco: a partire dal ’97-’98 — governo Prodi I — vennero esentati dall’Ici solo i castelli e i palazzi storici che avevano un vincolo particolare e consentivano l’accesso al pubblico.
Per intenderci: a Roma, Palazzo Borghese paga l’Imu, perchè è chiuso ai visitatori, mentre la galleria Doria Pamphilj no,per il motivo opposto.
Norme volute dai diversi ministri della Cultura.
Renzi , insomma non ha fatto come il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che ieri ha ammesso sinceramente di aver cambiato idea sulla soglia per l’uso dei contanti.
Carlo Di Foggia
(da “il Fatto Quotidiano”)
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