DISTRUGGI QUELLO CHE NON PUOI AVERE
TRUMP INCARNA PERFETTAMENTE IL RANCORE SOCIALE DELL’IGNORANTE CHE DETESTA LA CULTURA
L’attacco di Trump a Harvard, così come lui stesso lo ha twittato, meriterebbe di finire nei libri di storia – ammesso che i libri di storia siano previsti anche per gli anni a venire.
La violenza verbale, la cieca faziosità politica, l’astio personale (i “nemici” indicati con nome e cognome, manca solo l’indirizzo di casa), il rancore sociale dell’ignorante che detesta la cultura, non consentono ombra di dubbio su teoria e prassi del trumpismo, che è pura volontà di annientamento di tutto ciò che gli si oppone o lo contraddice.
È un esercizio retorico chiedersi se e quanto Trump sia distante dal fascismo. Ogni suo atto politico (a cominciare dall’oltraggioso indulto
oncesso a chi aveva assaltato il Parlamento) è uno sputo alla democrazia, al diritto di opposizione, alle regole scritte e non scritte che consentono la convivenza tra opinioni e interessi differenti.
L’odio speciale che stilla dall’anatema contro Harvard aggiunge, poi, qualcosa che già si sapeva, ma non con questa imbarazzante evidenza: la cultura è qualcosa che i soldi non bastano a comperare, neppure i miliardi di Trump e dei suoi amici, e questo la rende particolarmente insopportabile alle persone che ritengono in vendita qualunque cosa, qualunque condizione, qualunque essere umano. Studiare in posti come Harvard costa, è precluso ai poveri. Ma educare il proprio cervello allo studio, alla lettura e alla comprensione del mondo è precluso anche al più ricco dei ricchi, se non è disposto all’umiltà e alla curiosità. Imparare è più difficile che comandare. Distruggi tutto quello che non puoi avere, tutto quello che non puoi essere: ecco Trump.
(da La Repubblica)
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