“DOBBIAMO CERCARE UNA PACE STABILE PER LASCIARE AI NOSTRI FIGLI UN MONDO LIBERO E DEMOCRATICO”: MARIO DRAGHI INTERVIENE AL SUMMIT DEI DIRITTI DEI BAMBINI IN VATICANO. E AVVERTE IL GOVERNO DELL’IMPORTANZA DI INVESTIRE NELLA SCUOLA
“È LO STRUMENTO CHE LO STATO HA PER ASSICURARE A TUTTI STESSA BASE DI PARTENZA, PER QUESTO DURANTE LA PANDEMIA IL NOSTRO GOVERNO HA DATO LA MASSIMA PRIORITÀ ALLA RIAPERTURA IN SICUREZZA DELLE SCUOLE. ED È PER QUESTO CHE IL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA INVESTE NEGLI ASILI NIDO”
“E’ necessario tutelare la protezione dei bambini, da Ucraina a Gaza a tutti gli altri conflitti armati. Dobbiamo cercare una pace stabile” perché “non possiamo lasciare ai nostri figli un mondo meno libero e democratico di quello ricevuto dai nostri padri”.
Lo ha sottolineato l’ex premier Mario Draghi intervenendo in Vaticano al Summit internazionale dei diritti dei Bambini. Draghi ha evidenziato come “proteggere i bambini significa essere pronti a cambiare i nostri atteggiamenti e i criteri delle politiche pubbliche, chiedendoci che impatto avranno sui più piccoli: gli aiuti alle famiglie sono molto importanti perché aiutano a costruire quell’ambiente dove avvengono i primi passi verso la costruzione dell’essere adulto”.
“La scuola – ha ricordato – è lo strumento che lo Stato ha per assicurare a tutti stessa base di partenza” per questo, ha rivendicato, “il Pnrr investe in asili nido e tempo pieno”. Ma – ha aggiunto – “occorre continuare” a lavorare “per dare ai giovani competenze per affontare le emergenze”.
“Tutti vogliamo che i bambini esprimano appieno le loro potenzialità ma questo non succede da solo” ha ricordato invitando gli adulti “ad accompagnare i bambini verso una piena indipendenza senza paternalismo ma con consapevolezza”. “Amare e proteggere i bambini significa amare e proteggere il nostro futuro” ha concluso Draghi.
“Investire nella scuola, in modo intelligente e lungimirante, è il primo atto di responsabilità per una società che intenda davvero amare e proteggere i propri figli”. Lo ha sottolineato Mario Draghi, ex presidente del Consiglio e della Bce, intervenendo al summit in Vaticano dedicato ai diritti dei bambini.
La scuola – ha detto – è lo strumento che ha lo Stato per assicurare a tutti una stessa base di partenza, soprattutto in età in cui i bambini sono particolarmente ricettivi agli stimoli a cui sono esposti. E’ per questo che, durante la pandemia, il nostro Governo ha dato la massima priorità alla riapertura in sicurezza delle scuole. Ed è per questo che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza investe negli asili nido e nel tempo pieno”.
“Occorre continuare su questa strada, – ha indicato la strada – per dare ai giovani le competenze necessarie per affrontare le grandi transizioni che stiamo vivendo e che influiranno in modo decisivo sul loro futuro. Nello scenario internazionale di oggi è essenziale tutelare il diritto alla protezione dei bambini – le prime vittime delle guerre
“Proteggere i bambini – ha aggiunto – significa essere pronti a cambiare i nostri atteggiamenti, come genitori e come nonni. E vuol dire essere pronti a cambiare i criteri delle scelte collettive, delle politiche pubbliche. Dobbiamo chiederci che impatto queste scelte avranno sui più piccoli, e se hanno il loro bene come obiettivo. Perché amare e proteggere i bambini vuol dire amare e proteggere il nostro futuro
(da agenzie)
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