DONNE PD, RISSA SULLA CARRIERA NEL PARTITO: VOLANO QUERELE
TRA I DEMOCRATICI BOLOGNESI VOLANO GLI STRACCI: UN CONSIGLIERE COMUNALI PRENDE DI MIRA LA RESPONSABILE COMUNALE SCUOLA: “SAPPIAMO PERCHE’ SEI LI'” ….E LA NEOSENATRICE ANNUNCIA QUERELA
E’ rissa a Bologna tra le donne del Partito Democratico.
Motivo della discordia, la polemica degli scorsi giorni sullo stipendio di Francesca Puglisi, responsabile nazionale Scuola, assunta dal partito a 3.500 euro al mese. E su Facebook finisce in rissa.
Dopo la richiesta di dimissioni per la dirigente arrivata da Manuel Ottaviano delle Acli, getta benzina sul fuoco la consigliera comunale di Bologna Daniela Turci, che sempre dal social network attacca così: “Quindi la maleducatissima signora Puglisi si dimise dal lavoro. Beh, ora ha un altro lavoro. Bene, e tutti sappiamo (forse) cosa ha fatto per arrivare sin lì”.
Puglisi querela. Accuse pesanti, lanciate attraverso un lungo status che crea scompiglio in tutto il partito.
La neo senatrice Puglisi ha così deciso di passare alle vie legali. “Un conto è la battaglia politica – scrive in una nota -, altro è la diffamazione”.
Perciò “ho dato mandato a miei legali di intraprendere le iniziative ritenute più opportune per tutelare me stessa e il Partito Democratico vista la gravità , lesività e conseguente rilievo giuridico delle riportate affermazioni della signora Turci”, conclude.
Nel suo status su Facebook, la Turci attacca pure il segretario provinciale dei Democratici Raffaele Donini, che aveva difeso la Puglisi: “Mi chiedo come mai chieda rispetto per tutti e alla signora sia permesso offendere, soprattutto i dirigenti scolastici che odia da almeno dieci anni, lei che inneggiando al non rispetto della legge, all’illegalità , è stata promossa in tutti campi e in tutti i “sensi”. Il Pd è per l’illegalità nelle scuole? Pare di sì, ma io no. Bene allora avanti così, perderemo sicuramente altre elezioni”.
La requisitoria di Turci termina con altre allusioni (“Se volete far carriera fate le mamme arrabbiate, qualche protezione “particolarissima” e la carriera sarà assicurata”), e con un sarcastico grazie a Donini.
Un affondo che il segretario commenta lapidario: “Questo livello di scontro personalistico nel Pd rappresenta per me e credo per iscritti, militanti ed elettori la più grande delle sofferenze. Mi pare si sia passato largamente il segno”.
(da “La Repubblica”)
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