DOPO IL PACCO SICUREZZA, ARRIVA IL PACCO BUONI VACANZA: CON 70-100 EURO SI VA A TORVAJANICA QUANDO PIOVE
IL MINISTERO DEL TURISMO HA STANZIATO 5 MILIONI DI EURO COME “BUONO VACANZA” E LO STA PUBBLICIZZANDO COME FOSSE CHISSA’ CHE AIUTO… IL CONTRIBUTO E’ LIMITATO A 600 ALBERGHI CONVENZIONATI, PER LA SOLA BASSA STAGIONE E VA DAI 50 AI 100 EURO A TESTA….BUONI DA 5 E 10 EURO PER LA VACANZA DI FANTOZZI
Premettiamo che la Michela Brambilla ci è pure simpatica, ma proprio per questo non ce la doveva fare: comprendiamo che Tremonti non le passi mai un euro per il suo ministero e che nei capitolati di corte, in caso di presentazione a qualche capo estero, tra i nostri ministri, lei sia quella relegata in ultima fila, in quanto nominata tardivamente, ma non doveva scimmiottare i suoi colleghi più quotati.
D’accordo che al governo vanno tutti avanti a forza di spottoni (l’ultimo è quello di Brunetta che voleva regalare 500 euro al mese ai bamboccioni purchè si togliessero dalle balle dei genitori, salvo far incazzare Tremonti che lo subito messo a tacere), ma dopo esserci sorbettati un pacco dietro l’altro (Max Giusti la sera a Rai1 in confronto ne manipola di meno), non meritavamo, dopo il pacco sicurezza, di subire pure il pacco vacanza.
Molti di voi avranno ammirato lo spot in tv del Ministero del turismo che invita gli italiani indigenti ad andare in vacanza con il contributo del governo: l’idea in sè non è male, ma se poi si passa alla pratica è una commedia.
Uno chissa cosa si aspetta: come minimo che vi sia una seria selezione degli indigenti e che a una parte di costoro si dia un contributo dai 500 ai 1.000 euro almeno, a seconda del numero dei figli a carico.
Altrimenti sa di presa in giro, come in effetti è.
Riepiloghiamo: dal 20 gennaio è scattata l’operazione “Buoni vacanza” promossa dal ministero, in collaborazione con le associazioni di categoria.
Le famiglie italiane che rispondono a determinati requisiti di reddito possono ottenere un contrbuto, sotto forma di buoni spesa, per una vacanza al mare, in montagna, ai laghi o in località termale.
Primo paletto: solo in bassa stagione.
La somma totale stanziata è di 5 milioni di euro, spendibile in 600 alberghi e 200 campeggi che hanno aderito all’iniziativa.
Secondo il ministero dovrebbe coprire il 20/45% della spesa, avendo esso stabilito, a sua discrezione, quale dovrebbe essere il tetto massimo della spesa.
I buoni erogati hanno il taglio di 20 e 5 euro ( e questo la dice già lunga sull’entità del contributo).
Uno deve collegarsi col sito www.buonivacanze.it del Ministero e prenotare il buono.
Possono essere richiesti solo da cittadini italiani ( non si sa mai che qualche nero voglia aumentare l’abbronzatura…) con alcuni limiti di reddito: 20.000 euro per un single, 25.000 per una coppia, 30.000 per un nucleo familiare di tre persone, 35.000 per quattro o più vacanzieri.
Uno compila la richiesta, allega la dichiarazione dei redditi e aspetta di vedere se viene accolta: in quel caso si presenta a uno sportello di Intesa San Paolo e ritira i succulenti buoni.
Il Ministero precisa che se le domande superano i 5 milioni a disposizione, ve lo prendete in quel posto, ovviamente.
Ma una domanda sorge spontanea: quanti eurini vengono elargiti a testa?
Se sei single, sei fortunato e ti becchi 100 euro (non spenderli tutti il primo giorno eh?), se siete in due ecco 157 euro diviso due, ovvero 78,50 eurini a capoccia, se siete in tre, voilà , buoni per 204 euro ( 68 euro a testa), se siete in quattro avete diritto a 246 euro ( 61,5 euro a testa), se siete in sei sempre 246 euro (41 euro a testa).
Ovvio che sia meglio di niente, ma con quello che costa lo spottone ministeriale in TV e quanto sembra promettere, forse uno non si aspetta una vacanza fantozziana a Torvajanica, sotto la pioggia della bassa stagione, con noleggio pedalò a parte.
Michela non imitare i paccaioli anche tu, suvvia, era meglio se ti interessavi della tutela degli animali…
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