DOPO LA SCOPPOLA PRESA, I SOVRANISTI IN AUSTRIA SI SPACCANO
STRACHE, TRAVOLTO DAGLI SCANDALI, PRONTO A FONDARE UN NUOVO PARTITO… L’ULTIMO SCANDALO: LA MOGLIE CHE PERCEPIVA 10.000 EURO AL MESE DAL PARTITO E METTEVA ABITI DI LUSSO E PARRUCCCHIERE A CARICO DI FPOE
Dopo lo schiaffone rimediato alle elezioni politiche in Austria la FPOE deve fronteggiare un rischio di scissione.
E ad andarsene sarebbe proprio quell’Heinz-Christian Strache che ha provocato il flop con l’Ibizagate in cui venne beccato a cercare di vendere il suo paese alla Russia e che poi è finito nei guai per i 42mila euro di spese a carico del partito per lui e la moglie. Racconta il Corriere della Sera:
Nel pomeriggio più tragico della Fpà¶, che conferma la sua vocazione autodistruttiva, sono in molti a predire che la signora Philippa sia pronta a chiamarsi fuori, dichiarandosi indipendente, o «wilde Mandatarin» secondo la dizione austriaca. Succederebbe di sicuro se il consorte, inseguito dalla nuova accusa di aver usato a scopo personale i denari del partito, venisse espulso dalla Fpà¶, dove ancora a maggio, prima della pubblicazione del celebre video di Ibiza, regnava indiscusso.
Così certo del suo potere era Heinz-Christian Strache, che aveva nominato la sua coniuge responsabile del partito per la protezione degli animali, incarico retribuito con la non simbolica cifra di 10mila euro al mese.
Ma alla signora Philippa la somma non bastava, visto che è stata accusata di aver usato la carta di credito fornitale dal partito per acquistare borse e vestiti firmati, di avere uno chaffeur personale sempre a spese della Fpචe quant’altro.
Lei respinge le accuse, annunciando querele. Quanto all’incarico animalista, si limita a dire che era un impegno serio e totale.
Ma torniamo a Heinz-Christian, che in caso di espulsione minaccia di fondare un nuovo partito: Philippa ne sarebbe la prima e non la sola deputata, riproducendo uno schema scissionista già sperimentato nel 2005 quando Jà¶rg Haider diede vita l’Alleanza per il futuro dell’Austria. L’ambizione di Strache sarebbe quella di ripartire, candidandosi a sindaco di Vienna nel 2020.
(da “NextQuotidiano”)
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