DOPO UN ANNO DI BRUNETTA LE CONSULENZE SONO AUMENTATE DEL 13,21% E LE SPESE DEL 13,49%
LA META’ DEGLI ENTI SNOBBA LA ” TRASPARENZA” DI BRUNETTA: IL 41% NEANCHE COMUNICA I DATI DELLE CONSULENZE AL MINISTERO… TOTALMENTE INADEMPIENTI ADDIRITTURA I MINISTERI DELLA GIUSTIZIA, DELL’AMBIENTE, DELL’ECONOMIA, DELLE FINANZE, DEI TRASPORTI… SE IL BUON ESEMPIO VIENE DALL’ALTO…
E’ trascorso esattamente un anno dal lancio dell’operazione trasparenza, da parte del Ministro Brunetta, ma a guardare i risultati è stato un flop pauroso. ,
Se non fosse per l’ostentata presunzione di Brunetta nel dare per scontata che ogni sua iniziativa porti a un risparmio per le casse dello Stato e per i tamburi mediatici che fa risuonare ogni volta che propone qualcosa, ci muoverebbe persino la pietas cristiana a elencare i dati che seguiranno.
Perchè l’effetto Brunetta, nell’arco di dodici mesi, non ha evitato consulenze sempre più ricche e costi in costante aumento, spesso pure non dichiarati.
Altro che “effetto Brunetta”, siamo peggio che prima.
Dalla ricostruzione effettuata con il monitoraggio su tutti i Ministeri, le Regioni e un campione di Province, Comuni, Asl e Camere di Commercio, sulla base dei dati ufficiali e delle comunicazioni presentate nel 2008 al Ministero (dati ufficiali quindi), l’aumento degli incarichi è del 13,21% a quota 305.048 e la spesa complessiva indica un + 13,49% a 1.354.509.416,21 euro.
Il dato che emerge è la non volontà da parte di tante realtà locali di fornire dati, ma soprattutto il lievitare dei costi dell’attività politico-amministrativa.
Nello stesso sito www.innovazione.it sono consultabili i dati inviati dagli elenchi delle amministrazioni in applicazione delle disposizioni contenute nella legge 69/2009, che obbliga tutte le Amministrazioni pubbliche a rendere noti sui propri siti internet curriculum vitae, recapiti e retribuzioni annuali dei dirigenti, nonchè il tasso di assenza e di maggior presenza del personale distinti per uffici e livelli dirigenziali.
Ma ecco il dato: alla metà di settembre, solo il 59% delle amministrazioni pubbliche avevano comunicato all’anagrafe le prestazioni, come prevede la legge, gli incarichi di consulenze e le collaborazioni esterne affidate nel 2008.
E sapete chi sono i primi a non rispettare la legge, nonostante gli innumerevoli solleciti ricevuti? Sono “totalmente” inadempienti i Ministeri della Giustizia, dell’Ambiente, dell’Economia e Finanze, delle Infrastrutture e Trasporti.
Incompleti i dati della Presidenza del Consiglio, dei Ministeri della Difesa, del Lavoro e della Salute, dei Beni culturali e dell’Interno: hanno pubblicato le retribuzioni lorde dei loro dirigenti, “dimenticandosi” il curriculum e la percentuale di presenze/assenze.
In regola invece la Corte dei Conti, inadempienti il Csm, l’Enac e il Coni.
Tra i grandi Comuni spicca solo Roma, a Napoli mancano i curriculum, incompleti i dati di Milano, Verona, Cosenza e Terni.
Indubbiamente dà già a pensare che una legge ministeriale non sia rispettata neanche negli altri ministeri dello stesso Governo, pensate un po’ che esempio si dà .
Ma il fatto più grave è che le consulenze sono aumentate in numero e costi in questo anno, dopo tante chiacchiere sulla necessità di ridurre i costi della Casta.
A dimostrazione che fare spot mediatici è facile, far seguire i fatti un’altra cosa.
Quando la finiremo di prendere per i fondelli il popolo italiano?
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