DUX SUI MURI, SVASTICHE E CORI: ALTA TENSIONE A LA SAPIENZA TRA GRUPPI DI ESTREMA DESTRA E COLLETTIVI DI SINISTRA
DA GIORNI L’ATENEO ROMANO E’ SCOSSO DA SCONTRI E PROVOCAZIONI
Ondata di tensioni all’Università La Sapienza di Roma, con giorni di scontri tra studenti dei collettivi di sinistra e il gruppo di destra Azione Universitaria. Tutto è legato al clima delle elezioni studentesche in corso che hanno portato a diversi momenti di violenza in questi giorni e all’intervento delle forze dell’ordine.
La situazione è degenerata oggi 22 novembre quando i collettivi studenteschi, riuniti in assemblea fuori dalla Facoltà di Giurisprudenza, hanno deciso di muoversi in corteo verso Economia, presidiata dagli studenti di destra. Qui sono intervenute le forze di polizia, bloccando i manifestanti all’altezza di via del Castro Laurenziano e viale Ippocrate, dove sono avvenute alcune cariche di alleggerimento.
Alcuni studenti riferiscono di essere stati colpiti durante le operazioni. «Fuori i rossi dall’università», «Polimeni caccia gli abusivi»: sono alcuni dei cori del movimento universitario di destra.
In un muro dell’università è apparsa la scritta «DUX», che i gruppi antifascisti hanno scelto di trasformare in «Daxx» per camuffare la parola originale. Sulla vicenda, è intervenuta anche la ministra dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, che si è messa in contatto con la rettrice de La Sapienza, Antonella Polimeni, per essere aggiornata sugli episodi di violenza in ateneo.
Prima le svastiche, poi gli scontri alla Sapienza
La tensione all’interno della città universitaria non è cosa nuova. Nei giorni scorsi, i collettivi avevano denunciato che alcuni manifesti elettorali erano stati imbrattati con svastiche, un gesto che, secondo loro, conferma la presenza di un clima intimidatorio legato ai gruppi di destra. Negli scontri di ieri, un vigilante è rimasto ferito alla testa da una bottiglia lanciata durante il caos. Nel frattempo, i collettivi come Cambiare Rotta accusano la rettrice Antonella Polimeni di minimizzare il problema e denunciano un atteggiamento di tolleranza verso il «risorgere del fascismo» negli ambienti accademici. Mentre i due gruppi rimangono contrapposti, la Sapienza si trova ancora una volta al centro di uno scontro ideologico e politico, che evidenzia un clima di divisione e di intolleranza crescente. Con assemblee e manifestazioni già in programma, il rischio di una nuova escalation di violenze resta concreto.
(da agenzie)
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