E’ IL BATTAGLIONE D’ÉLITE “SHAMAN” A COLPIRE I RUSSI ANCHE OLTRE CONFINE CON SABOTAGGI ED ESPLOSIONI IN RAFFINERIE, DEPOSITI DI CARBURANTE E MUNIZIONI, INFRASTRUTTURE PER LA COMUNICAZIONE
È IL CORPO DELLE OPERAZIONI SPECIALI DI KIEV COMPOSTO DA ELEMENTI SCELTI, DAI 18 AI 50 ANNI, CON ESPERIENZE DIVERSE E TUTTI SUPER ADDESTRATI
Il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev ha confermato ieri che gli obiettivi di Mosca restano gli stessi del 24 febbraio: denazificare e demilitarizzare l’Ucraina. Questo significa che, dopo aver ridotto il raggio d’azione e gli obiettivi al settore orientale, sfiancando comunque i difensori, gli invasori potrebbero tornare ad attaccare il resto dell’Ucraina.
Gli ucraini si difendono come possono, provano a rallentare l’avanzata, cercano di renderla costosa per l’Armata. Intanto arretrano su posizioni più difendibili e provano a colpire da lontano, grazie ai sistemi a lunga gittata ottenuti dalla Nato, mentre preparano controffensive in particolare a sud, nella zona di Kherson.
Queste azioni clandestine sono una specialità della resistenza, che colpisce anche oltre confine grazie a una squadra d’élite per le operazioni speciali: insieme ai bombardamenti, negli ultimi mesi sono stati numerosi i casi di sabotaggi ed esplosioni sospette – raffinerie, depositi di carburante e munizioni, infrastrutture per la comunicazione – in territorio russo, dalla stessa Belgorod a Kursk, fino a Bryansk, che gli ucraini non hanno mai rivendicato apertamente sostenendo piuttosto che si tratti del «karma»
A portarli a termine è il battaglione Shaman, la 10ma divisione per le operazioni speciali dell’esercito ucraino, che in genere è destinata alle operazioni di intelligence e raid.
È composto da uomini fra i 18 e i 50 anni provenienti da ogni strato della società, c’è persino un ex viceministro, uniti dalla stessa motivazione. Possono farne parte soltanto soldati che godono di eccellenti condizioni fisiche, che hanno ricevuto un addestramento avanzato.
Nelle prime ore dell’operazione militare «speciale» di Putin, il battaglione era entrato in azione nella battaglia dell’aeroporto di Hostomel, dove erano sbarcate le truppe russe aviotrasportate che dovevano decapitare il governo ucraino, ma che invece erano finite in una trappola della resistenza.
In seguito era stato inviato a Moshchun, a ovest di Kiev lungo il fiume Irpin, dove si era arrestata l’avanzata russa.
In questa fase del conflitto, gli uomini di Shaman hanno ricevuto il compito di danneggiare le infrastrutture russe e hanno per questo effettuato diverse incursioni in piena notte, operazioni che restano però classificate.
I soldati arrivano in territorio russo a bordo di elicotteri che volano a bassissima quota per eludere le difese antiaeree – una tattica già vista a Mariupol per rifornire i soldati di Azov – e da lì si muovono via terra, piazzando esplosivi sugli obiettivi e tentando così di instillare un senso di insicurezza nell’avversario
Il ruolo più importante lo hanno piloti degli elicotteri. «Ci aiutano a infiltrarci, e poi a esfiltrarci: pianificano ogni dettaglio», ha spiegato a The War Zone il comandante di Shaman. «Queste operazioni in territorio nemico sono le operazioni più interessanti», ha rivelato al Times di Londra «Adonis», pseudonimo usato da un soldato del battaglione che per la prima volta conferma i colpi sferrati dagli ucraini oltreconfine, ammettendo che Shaman è al momento a corto di risorse, ma non di uomini. «Il più delle volte», aggiunge, «i russi non riescono a credere che siamo riusciti a fargli visita».
(da il il “Corriere della Sera”)
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