E L’AMICO DI DI MAIO CHIUDE L’ACCOUNT TWITTER DOPO LE BATTUTE VERGOGNOSE SU DONNE E GAY
LA PENOSA FUGA DALLE RESPONSABILITA’ DEL GRILLINO
Che la stampa non serva a niente è un’ideona a 5 Stelle che spesso finisce smentita dai fatti. Prendiamo il caso di Enrico Esposito, avvocato da alcuni mesi nominato vice capo dell’ufficio legislativo del Ministero dello Sviluppo Economico dal ministro Luigi Di Maio con stipendio da 65mila euro per un anno e ottenuto su “base fiduciaria”.
Una mezz’oretta fa è uscito un articolo su l’Espresso a firma di Teresio Malaspina e a tempo di record lui ha già messo sotto protezione il suo account Twitter.
L’articolo si intitola “I tweet sessisti e omofobi dell’amico di Luigi Di Maio piazzato nel suo staff al ministero” e raccoglie un florilegio di suoi cinguettii di qualche tempo fa e piuttosto inequivocabili perchè dimostrano che il suo posto nello staff è un modo per sprecare il suo ineguagliabile talento di battutista su donne e gay, che ha inequivocabilmente dimostrato sul suo profilo.
Ora però non si capisce perchè l’ottimo Enrico Esposito abbia chiuso a tempo di record, subito dopo l’articolo de l’Espresso, il suo account Twitter come se non avesse il coraggio di assumersi pubblicamente la responsabilità delle sue affermazioni.
Certo, magari qualcuno potrebbe pensare perchè ha usato l’hashtag #biancofiore (un riferimento all’onorevole Micaela?) in un post in cui dice che “non c’è modo migliore di onorare le donne mettendo una mignotta in quota rosa”.
L’avvocato Esposito -ha studiato giurisprudenza come Di Maio, quindi conoscerà perfettamente i confini della diffamazione — avrà sicuramente una spiegazione credibilissima.
Non vediamo l’ora di sentirla.
(da “NextQuotidiano“)
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