ECCO COME TRENITALIA HA AUMENTATO IN MODO OCCULTO LE TARIFFE
LE FERROVIE SI INVENTANO GLI INTERCITY “SPEZZATI” E FANNO LIEVITARE DI COLPO I BIGLIETTI PER UNA TRATTA CHE ORA COPRE CON DUE DIVERSI TRENI… LA PRENOTAZIONE DEL POSTO AUMENTA ANCHE DI DUE EURO E SI ESTENDE A TUTTI I TRENI NON REGIONALI… SI FINISCE PER PAGARE ANCHE CINQUE EURO IN PIU’ … SPARISCE POI L’UFFICIO OGGETTI SMARRITI
Chissà come mai, la novità era passata inosservata e Trenitalia aveva evitato di darne notizia. Eppure fa spesso conferenze stampa, annuncia sovente sul suo sito internet le “deliziose proposte” per gli utenti .
Stavolta si tratta di una novità di grande interesse per milioni di italiani che ogni giorno salgono sul treno, ma purtroppo non è una bella novità .
Dal 14 giugno, giorno dell’entrata in vigore del nuovo orario, il prezzo dei treni a lunga percorrenza ( tutti, esclusi i regionali) è aumentato e non di poco.
Facciamo qualche esempio ligure, ma ognuno può verificarlo nella propria regione, il sistema è il medesimo.
Il prezzo dell’Intercity Albenga-Milano con cambio ora a Genova, è salito da 20 a 24 euro.
Il Chiavari-Torino, il Savona-Pisa, il La Spezia-Milano, l’Imperia-Milano, tutti Intercity e tutti ora con cambio a Genova, sono aumentati rispettivamente di 2,5 euro, di 3 euro, e di 5 euro.
Trenitalia, sollecitata dal Secolo XIX, si arrampica sugli specchi e sostiene “che il biglietto dei treni a lunga percorrenza comprende obbligatoriamente la prenotazione del posto”.
A loro parere quindi il costo sarebbe aumentato solo di 1 euro per le tratte inferiori a 300 km e di 2 euro per quelle superiori. Ma in realtà l’aumento è di entità ben più elevata.
Ecco allora la nuova spiegazione delle Ferrovie: “Il calcolo delle nostre tariffe si basa su una formula matematica detta della “disgressività “, maggiore il percorso, minore l’incidenza del prezzo per chilometro” .
Ovvero una parte delle tariffe resta sempre la stessa, ma l’altra aumenta, tanto per non farci prendere per il culo.
Quanto poi alla beatificazione di Trenitalia della “fine del biglietto aperto, ora chi acquista un biglietto deve dire quando intende partire e con quale treno”, non crediamo sia la soluzione, anzi spesso diventa una complicazione per chi decide di partire all’ultimo momento.
Sull’aumento del biglietto, chissà perchè, Trenitalia sorvola, limitandosi a dire che “il biglietto, il cui costo include anche la prenotazione, contiene l’indicazione del posto assegnato”.
Insomma, alla fine paghi anche 5 euro in più tra prenotazione e Intercity spezzato e amen.
Se poi dimenticate qualche oggetto sul treno o la borsa nella fretta di scendere, ora potete stare tranquilli: non la troverete mai più.
Dopo decenni di onorata carriera l’ufficio oggetti smarriti delle stazioni ferroviarie è scomparso.
“La legge italiana — spiega Trenitalia – non consente alle società per azioni di custodire gli oggetti smarriti. E’ un tipo di attività che possono svolgere solo gli enti pubblici”.
A parte che sarebbe stato sufficiente prendere contatti con il Comune di riferimento e si sarebbe potuto ovviare, nell’interesse dei cittadini-utenti, fa specie che per avere informazioni in materia occorra pure comporre il numero di Trenitalia 89.20.21, numero a pagamento.
Così non solo uno lo ha in quel posto, ma paga pure.
Ci sembra giusto: il nuovo corso aumenti i servizi e azzera i prezzi…
O no?
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