EDITORIALE
LO HANNO CAPITO PERSINO GLI OPERAI DELLA PIRELLI: E’ TEMPO DI DESTRA SOCIALE
Nella vita occorre avere pazienza, possibilmente essere coerenti con le proprie idee e guardare avanti, con un solido retroterra culturale alle spalle: tutte qualità che vi porterebbero ad escludere a priori di occuparvi di politica o quantomeno a impegnarvi attivamente in prima persona. Soprattutto alla luce del fatto che oggi la politica è terreno di conquista di chi ricerca ” il tutto e subito”, “il potere per il potere”, è disposto a qualsiasi compromesso o cambio di sponda per arrivare alla agognata poltrona e quasi sempre non ha una minima base ideologica o ideale che sia, non ha valori di riferimento e stile di vita.
L’appiattimento conformista è alla base di qualsiasi presa di posizione o dichiarazione pubblica: Non si arriva a una carica con lo scopo ” di dire qualcosa di nuovo” ma per “occuparla”, non per ” cambiare qualcosa che non va”, ma per adattarsi alle regole del potere. Un esempio: i due nuovi presidenti della Camera e del Senato hanno fatto il loro intervento inaugurale che è “piaciuto a tutti”. Lo scopo è quello di non scontentare nessuno, più che dire qualcosa di nuovo. Se avessimo letto i loro discorsi a qualcuno dicendo che li avevano scritti Marini o Bertinotti, probabilmente nessuno se ne sarebbe accorto. Abbiamo pure scoperto che entrambi lo avevano prima sottoposto al Presidente della Repubblica, come fosse il maestro della prima elementare che deve “approvarlo”. Dio ci salvi dai prudenti…oltre che dagli inconcludenti, ovvio. Troppo critici direte? Beh, pensate alla carica innovativa se i due testi avessero speso parole impegnative per una reale riduzione della Casta dei politici e dei relativi privilegi, forse il popolo italiano avrebbe sollevato un mega-applauso bipartisan … meglio evitare e continuare con le vecchie logiche.
Quelle che regolano ad es. la scelta dei collegi dove si è eletti e le relative rinunce a favore dei primi dei non eletti. In Liguria abbiamo casi significativi. A parte qualche deputato paracadutato da Roma, avevamo dei capilista che, essendo presenti in varie regioni, una volta eletti avrebbero dovuto “lasciare il posto” ai liguri. La nostra idea è che se uno è lombardo si presenti in Lombardia, se romano a Roma. Al Senato, ad es., l’ex ministro Castelli, di Lecco, ha optato per la Liguria, fregando Bruno Ravera; alla Camera Casini, di Roma, ha scelto Genova, fregando Rosario Monteleone; la Giovanna Melandri pure, fregando Forcieri di Spezia. Ci possono piacere o meno, ma vi pare logico che 3 parlamentari liguri siano stati “bruciati” dalle scelte di tre “capibastone” che dovevano favorire qualcun’altro nelle loro zone di appartenenza ? E’ questo il rinnovamento e la “moralità della politica” ? E che dire della fiorentina Fiamma Nirenstein che, imposta in Liguria, ha tolto un posto a gente impegnata da anni sul territorio come Gianni Plinio o Gianfranco Gadolla? Tutti zitti e allineati…noi no, non siamo a libro paga di nessuno, dovete sopportarci.
A Roma non voleva candidarsi a Sindaco nessuno, AN non sapeva che pesci prendere, alla fine hanno messo Alemanno promettendogli un ministero, sperando in una sconfitta decorosa. Ora che ha vinto, c’è la corsa al carro del vincitore, tutti “sapevano che ce l’avrebbe fatta”, “erano convinti della vittoria”, ” una svolta epocale”…l’unica svolta epocale sarebbe quella se qualcuno che non ha mai capito un cazzo avesse almeno il buon gusto di tacere.
Per fortuna che Berlusconi ha più intuito di tutti e che la sinistra è allo sfascio. E soprattutto che la spinta del popolo italiano verso il Centrodestra lo costringerà a fare una politica adeguata, in campo sociale, economico, etico e morale. Ora giornali e mass media si interrogano sulla “destra sociale”, piovono studi ed articoli, quasi che destra dovesse coniugarsi con “saluti romani” o ” sfruttamento capitalista”. Non hanno capito nulla, poveretti, e si ritrovano fasce deboli della popolazione che hanno fiducia nella “destra sociale”, nelle sue varie sfaccettature. Un ex senatore genovese del PD, Graziano Mazzarello, uomo sicuramente di estrazione popolare, ha dichiarato in polemica col suo partito: ” Abbiamo balbettato, continuiamo a parlarci nei salotti e non scendiamo mai al supermercato ad ascoltare la gente”.
Noi al supermercato ci andiamo davvero, ascoltiamo, ragioniamo, ci informiamo. Non so quanti nel centrodestra facciano altrettanto. Per questo che non ci stupiamo di fatti eclatanti come la vittoria di Gianni Alemanno nelle borgate romane. Per questo non ci meravigliamo che, alle elezioni della Rsu Pirelli Bicocca, da decenni egemonizzata dalla Cgil, nei giorni scorsi la UGL, il sindacato “di destra”, abbia raccolto il 45% dei voti. Perchè il fallimento della politica sociale, consociativa e sindacale di una Sinistra sempre più imborghesita e ricca, sta aprendo spazi enormi a chi sta a Destra per fare gli interessi dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani, delle donne, delle fasce più emarginate e deboli. Il popolo italiano lo sta facendo capire a suon di ceffoni alla nostra classe politica incartapecorita e collusa coi poteri forti. C’e una crisi di rappresentatività della Sinistra che la Destra deve saper colmare con idee forza e impegni concreti, altrimenti nulla cambierà e chi oggi gioisce, domani piangerà . E’ il momento di rinnovare la classe dirigente, di preparare nuove generazioni, di studiare, di analizzare e capire. Il tempo che si dedica ai giochi di corridoio, alle scalate alle cariche, al mantenimento delle auto blu, dedicatelo a capire il popolo italiano, a tracciare nuovi traguardi, ad assicurare condizioni di vita dignitose ai cittadini, a garantirne la sicurezza. Andate a trovare i soldi necessari nelle casse della grande finanza collusa con la sinistra da anni, nelle rendite parassitarie, nella logica mafiosa degli appalti, negli sperperi dell’amministrazione pubblica, tassate il “superfluo” non il “necessario”. E ristabilite dei valori morali, una meritocrazia, il senso della “responsabilità “: chi sbaglia deve pagare, deve finire il senso del “perdonismo” sociologico. Per fare questo occorre una “credibilità “: dare l’esempio per primi, coi fatti e non solo con le parole. Vogliamo sindaci che escano il mattino alle 7 e girino a piedi la città fino alle 20, invece che stare chiusi in ufficio. Vogliamo politici che si dimezzino gli stipendi. Vogliamo ministri che girino senza scorta perchè gli agenti servono per tutelare i cittadini, non la Casta. A Napoli vogliamo vedere i politici di tutti i partiti che spalano la monnezza per strada, insieme al popolo campano, non che mandano gli agenti a manganellarli. In tante città italiane, il 1 maggio, migliaia di turisti sono rimasti fuori dai Musei perchè il personale non era stato pagato per la festività ? Dovevano andarci i politici a tenerli aperti, questo è dare l’esempio. In pochi mesi la politica riacquisterebbe una credibilità enorme e i cittadini si sentirebbero vicini alle Istituzioni. Laddove ha perso la Sinistra, ora la destra ha la possibilità di lasciare un segnale indelebile. A chi governa la scelta tra fare cronaca o Storia, tra la gestione del potere e la militanza. Il popolo “vero” che amiamo lo troviamo nei supermercati non sulle aristocratiche terrazze romane della sinistra veltroniana o nei Palazzi ambiti da certa destra, rincoglionita dal potere. Aria nuova…respirare profondamente, si può aprire un ciclo nuovo.
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