ELEZIONI SARDEGNA SENZA CINQUESTELLE: L’IRA DEI GRILLINI SI SCATENA SUL WEB
PIOGGIA DI CRITICHE SUI VERTICI REI DI NON AVER CERCATO DI RIAPPACIFICARE LE CORRENTI E DI PENSARE SOLO ALLE EUROPEE
Beppe Grillo non concede ai militanti sardi del Movimento 5 Stelle l’uso del simbolo per presentarsi alle elezioni regionali del 16 febbraio prossimo a causa delle loro divisioni interne.
Sul blog, il leader spiega: “Il M5S non si presenterà alle prossime elezioni regionali che sono state anticipate in Sardegna. Le liste presentate erano in profondo disaccordo tra loro e questa situazione perdurava da mesi nonostante i numerosi tentativi proposti di trovare una composizione”.
Le conseguenze non si fanno attendere.
Mentre c’è chi prova a spiegare e giustificare la scelta, le bacheche facebook dei parlamentari sardi M5S diventano il collettore di tante invettive ben poco virtuali.
E c’è anche chi, per tutta risposta, si inventa una nuova sigla, una lista civica e un simbolo pentastellato per correre comunque alle regionali richiamandosi al M5S.
Difende la mossa di Grillo il parlamentare del M5S Andrea Colletti, che ai microfoni di Radio Città Futura vira la marcia indietro verso tutt’altra ottica: “Si era arrivati a un punto limite in cui non si riusciva a stare insieme in uno stesso gruppo e si è preso atto. Molto meglio, quindi, non presentare una lista piuttosto che presentarne una fatta male, con persone che magari non andavano d’accordo tra di loro”.
Non si va d’accordo, inutile anche provarci.
Logica che sfugge a quanti hanno preso di mira i profili facebook dei parlamentari sardi del M5S infilandosi tra gli irriducibili della acritica fiducia nel movimento. Sintetizzando gli umori di molti commenti, proprio quei parlamentari sarebbero i veri responsabili del passo indietro rispetto alle elezioni del prossimo 16 febbraio.
Molto chiaro il messaggio rilasciato da un militante sulla bacheca del senatore Roberto Cotti: “Dovreste chiedere scusa ai sardi e informarvi su cosa pensano di ciò che è accaduto. Sono molto dispiaciuto per la Sardegna e per l’impossibilità di partecipare alle prossime regionali. Voi parlamentari che avreste dovuto fare da collante per tutti i gruppi sardi invece avete fallito. Oggi candidarsi come per gli altri partiti significa trovare occupazione e fama! Mi sento umiliato”.
Ancor più duri ed epliciti i messaggi postati sulla pagina della deputata Paola Pinna, che ieri ha criticato duramente la scelta di Beppe Grillo.
“Benvenuta tra noi miseri umani Paola, condivido ciò che scrivi ma sarebbe servito un aiutino prima! Siamo proprio alla frutta” ironizza amaramente un militante.
Nessuna ironia in chi invece denuncia la stessa Pinna: “Sei una delle principali responsabili, avresti dovuto tenere d’occhio i gruppi locali e cercare di riappacificarli invece di lasciargli fare le guerre tra poveri”.
Sulla bacheca della senatrice Emanuela Corda c’è chi ritiene “opportuno che i parlamentari sardi del M5S rimettano il loro mandato”.
Intanto i vertici del Movimento 5 Stelle provano a smentire l’ipotesi che ormai circola, avallata dalla stessa Pinna, di un passo indietro per evitare dei test locali in vista del voto di maggio per le europee.
Presentata lista civica pentastellata. E’ stata battezzata “Nuovo Movimento Sardegna” e il suo simbolo è stato depositato ieri al fotofinish, 34mo e ultimo tra quelli presentati per le regionali.
E’ iniziativa di un gruppo di attivisti del M5S delusi e amareggiati dal no di Beppe Grillo. Nel logo è raffigurata la sagoma dell’isola con sopra cinque asterischi gialli, a richiamare quello del M5S che Grillo non ha voluto concedere a causa delle divisioni fra gli attivisti in Sardegna.
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