ELLY SCHLEIN SUL CASO ALMASRI: “DIETRO C’E’ GIORGIA MELONI, IL VOSTRO E’ STATO UN ATTO POLITICO”
“L’ITALIA MERITA UN GOVERNO CHE NON ABBIA UN MINISTRO DELLA GIUSTIZIA CHE LIBERA I TORTURATORI MENTRE METTE IN CARCERE I MINORI”
La segretaria del Partito democratico Elly Schlein si infuoca in Aula contro il ministro della Giustizia Carlo Nordio: «La sua difesa d’ufficio di un torturatore libico è una delle pagine più vergognose che questo Parlamento abbia mai visto».
Questa mattina, alle 9:30, è iniziata la seduta in cui verrà votata la mozione di sfiducia nei confronti del Guardasigilli in merito al caso di Najem Osama Almasri, il “torturatore di Mittiga”, su cui pende un mandato di arresto internazionale, accusato di crimini contro l’umanità, arrestato a Torino il 19 gennaio e successivamente rimpatriato in Libia con un volo di Stato.
La mozione è stata presentata da tutte le opposizioni di centrosinistra, con l’eccezione di Azione, che rimprovera a Nordio la «mancanza di chiarezza» nella vicenda, ma «non condivide l’idea di proporre lo strumento della mozione di sfiducia», come ha spiegato il deputato Antonio D’Alessio in Aula. La discussione della mozione si è svolta il 25 febbraio, lo stesso giorno in cui era stata votata la mozione di sfiducia contro il ministro del Turismo Daniela Santanchè.
«C’è dietro Giorgia Meloni»
Per la segretaria dem da quando Nordio «è stato nominato ministro, ha rinnegato le idee che professava come garantista prima di entrare al governo. Le sue stesse scelte sono una continuamente smentite dalle sue dichiarazioni passate». Ma per Schlein c’è dietro l’ombra di Giorgia Meloni: «Per quante omissioni e falsità lei e il suo governo abbiano cercato di nascondere, i fatti rimangono inequivocabili. Come può ancora rimanere al suo posto? Chi c’è dietro di lui? Chi le ha chiesto di fermarsi? È stata forse Giorgia Meloni? Che oggi non è in Aula e rimane nell’ombra con i suoi ministri a difendere le sue scelte».
«E’ stata una scelta politica»
Poi Schlein, riprendendo le accuse delle altre forze di opposizione, lo attacca sulle dinamiche dell’arresto: «Lei avrebbe potuto mantenere in carcere quel torturatore libico, ma ha scelto di non farlo perché la sua è stata una scelta politica». Poi aggiunge: «Perché ha permesso questa scarcerazione? Se davvero fosse stato un cavillo giuridico, perché non l’ha fatto arrestare due minuti dopo? Perché ha mentito al Paese con una nota alle 16, dicendo che stava ancora valutando gli atti, quando già dalle 11 l’aereo stava aspettando il torturatore libico?»
Fallimento in Albania
«La vostra preoccupazione era solo rimandarlo in Libia. Avevate paura che, facendo ripartire qualche barcone in più dalla Libia, sarebbero emersi i fallimenti del progetto dell’Albania. E con il solito vittimismo, vi siete spinti ad attaccare la magistratura», aggiunge Schlein. «L’Italia merita un governo che non abbia un ministro della Giustizia che libera i torturatori mentre mette in carcere i minori, che attacca i giudici e non ottempera agli obblighi di legge», afferma la segretaria del Pd, che poi si scaglia anche contro la ministra Santanchè e Calderone. La leader dem sottolinea che al Paese serve un Esecutivo che «non abbia una ministra del Turismo rinviata a giudizio per falso in bilancio e indagata per truffa aggravata ai danni dello Stato. E magari che non abbia nemmeno una ministra del Lavoro che mente sulla sua laurea, sostenendo di averla ottenuta senza pagare la retta e facendo gli esami di domenica».
(da agenzie)
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