FAR RATEIZZARE FINO A DIECI ANNI LE TASSE DOVUTE? E’ L’ENNESIMA STRIZZATA D’OCCHIO DEL GOVERNO AGLI EVASORI
CON I VECCHI CONDONI ALMENO SI FISSAVA UN TERMINE ENTRO IL QUALE ERA PREVISTO L’INCASSO DI UNA PERCENTUALE. CON LA NUOVA RATEAZIONE SUPER PROLUNGATA, I RISULTATI SI VEDRANNO DOPO ANNI… L’ESSENZIALE CHE, ENTRO LA LARGA AREA SOCIALE IN CUI MELONI CONTA DI RACCOGLIERE CONSENSI, I CONTRIBUENTI NON SEMPRE ESEMPLARI PERCEPISCANO CHE IL GOVERNO È AMICO
Meloni lo ha detto con parole chiare, che più chiare non avrebbero potuto essere: la politica fiscale del governo è l’esatto opposto di quella che immaginava Padoa Schioppa, lo scomparso ministro dell’Economia del secondo governo Prodi (2006-2008), che fu impiccato a una frase pronunciata forse con troppa ingenuità in un Paese a forte evasione come l’Italia: «Le tasse sono bellissime». Meloni ha insistito sulla difesa degli autonomi (piccoli e medi imprenditori, popolo delle partite Iva che raccoglie gran parte degli elettori di centrodestra).
Si può dire infatti che quella annunciata da Leo due giorni fa, con la possibilità di rateizzare fino a dieci anni le tasse dovute, sia una seconda tappa in direzione dei contribuenti-elettori cari alla premier. La prima, con la legge di Stabilità dell’anno scorso, è stato il rialzo da 50 a 85mila euro della fascia di autonomi agevolati con la flat-tax al 15 per cento. La seconda sarà compiuta con la rateizzazione fino a 120 rate del dovuto.
Che poi sia un modo di sfoltire la massa dei 1.200 miliardi di tasse non pagate, o evase, che lo Stato, attraverso l’Agenzia delle Entrate, non è più in grado di esigere sarà da vedere. Con i vecchi condoni almeno si fissava un termine entro il quale era previsto l’incasso di una percentuale. Con la nuova rateazione super prolungata, i risultati si vedranno dopo anni.
E nel frattempo gli evasori incalliti avranno il tempo di studiare nuovi espedienti per sfuggire ai propri doveri fiscali, o per compierli al minimo. L’essenziale che, entro i confini della larga area sociale in cui Meloni conta di raccogliere ancora a lungo i propri consensi, i contribuenti non sempre esemplari percepiscano che il governo è amico e saprà venir loro incontro.
(da la Stampa)
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