FATTO FUORI GRILLO E INCASSATO L’OK DELLA BASE ALLA LINEA “PROGRESSISTA”, CONTE DOVRÀ DECIDERE SULLA NORMA DEL TERZO MANDATO. DA APPENDINO A PATUANELLI FINO A RAGGI, MOLTI PARLAMENTARI ATTUALI ED EX SONO APPESI ALLA SUA DECISIONE
IL RISCHIO È IL CAOS NEI GRUPPI PARLAMENTARI: ALCUNI ELETTI AL PRIMO MANDATO SCALPITANO, QUATTRO O CINQUE POTREBBERO LASCIARE IL M5S NEI PROSSIMI MESI
Voltare pagina, da subito. E in fretta. Giuseppe Conte ha atteso il superamento del quorum come un passo necessario. Ieri ha commentato il voto a caldo. «Il M5S ha rivotato. Ha rivotato in massa: quorum ampiamente superato con una partecipazione addirittura più alta di due settimane fa. Questa è l’onda dirompente di una comunità che non conosce limiti e ostacoli, in cui tutti contano davvero», ha detto l’ex premier, che non ha nemmeno nominato Grillo.
E ha sottolineato: «Ora si volta pagina. Il Movimento si rifonda sulle indicazioni arrivate con Nova dagli iscritti. Andiamo avanti con grande forza, con l’orgoglio di quel che abbiamo fatto, ma lo sguardo fisso nel futuro». E ancora: «Abbiamo una passione immensa e tante battaglie da fare tutti insieme per cambiare il Paese».
Il primo passo il presidente M5S lo farà già oggi. Conte ha in programma nel pomeriggio una diretta sui social per parlare con la base del Movimento. La linea politico-strategica il leader l’ha già delineata nel suo intervento a Nova (il nome della kermesse conclusiva dell’assemblea costituente, ndr ), quello delle prossime ore è un intervento mirato ad abbracciare e unire la comunità M5S. «L’intenzione di Conte – spiegano fonti qualificate – è quella di coinvolgere, includere anche chi non ha preso parte al processo della Costituente».
«Voltare pagina», ha detto il leader e lo ripeterà ancora. «La nuova ripartenza deve coinvolgere tutti», il senso del suo discorso. Ed è proprio per questo motivo che Conte oggi risponderà anche alle domande e ai commenti dei militanti.
Il leader sa che il Movimento esce dal passaggio della Costituente con degli equilibri interni tutti da ridefinire. Non si tratta solo di una prospettiva strategica, come correre da soli o da alleati nella coalizione del centrosinistra. Sul tavolo ci sono punti vitali del nuovo M5S che il leader dovrà chiarire. Punti necessari per ritrovare compattezza e poter ripartire con orizzonti chiari.
Su tutti, il tema del terzo mandato. Finora, parlamentari ed ex big interessati hanno atteso, ma il pressing sul presidente inizia già a farsi sentire. «Ora Conte ha il potere di vita e di morte sul futuro politico di chi lo ha sostenuto», sottolinea una fonte autorevole. «Come declinerà la nuova norma servirà per plasmare i vertici del futuro. E per definire anche i suoi eventuali avversari interni».
Chiara Appendino, Virginia Raggi, ma anche il capogruppo Stefano Patuanelli – solo per fare qualche nome – saranno toccati da modi e tempi delle nuove regole. «Varranno anche per chi ha alle spalle il mandato zero?», la prima domanda che serpeggia tra i contiani. Ed è un dubbio che semina nuovi veleni.
La questione andrà chiarita in tempi relativamente brevi, anche per tenere le redini del gruppo parlamentare. Alcuni eletti al primo mandato scalpitano, quattro o cinque potrebbero anche lasciare il M5S nei prossimi mesi, sia per una differenza di vedute con l’attuale gestione sia perché il calo di consensi unito a una eventuale estensione dei mandati potrebbe far diminuire drasticamente le chance di una rielezione.
(da agenzie)
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