FATTORI: “TEMEVANO LA CAPACITA’ DI LEADERSHIP DI DE FALCO”
“ANCHE IO VOGLIO ESSERE GIUDICATA AL PIU’ PRESTO”
La senatrice Elena Fattori è in un limbo dal punto di vista dello status nel Movimento. Il procedimento disciplinare nei suoi confronti è ancora pendente.
Nonostante – come Gregorio De Falco, oggi espulso come altri tre parlamentari – non abbia votato il decreto sicurezza.
E abbia spesso espresso critiche nei confronti delle scelte dei vertici, come nel caso del maxiemendamento alla manovra (“ho votato la fiducia sul testo senza averlo neppure letto, non deve più ripetersi”).
La sorprende l’espulsione di De Falco?
“No, me l’aspettavo. Perchè ha una personalità forte, con grande capacità di leadership”.
Vuol dire che era percepito come un pericolo dai vertici?
“Esatto. Ed era molto informato e sensibile sui temi dell’immigrazione. Certo non interromperò il dialogo con lui”.
Lei invece è ancora in attesa di giudizio. Si sente sollevata?
“No. Non lo capisco e non lo apprezzo. Uno deve sapere se fa parte di un gruppo o meno. Questa situazione mi delegittima. Voglio un giudizio finale al più presto. Ho bisogno di sapere, in queste condizioni è difficile lavorare, portare avanti un’azione politica forte, incisiva”.
Cosa chiede ai vertici del Movimento?
“Che si torni a dialogare. Mettendo da parte le purghe. Una volta forse facevamo fin troppe assemblee. Ma bisogna tornare a discutere”.
Cosa farà in caso di espulsione?
“Presenterò ricorso perchè io mi sento del Movimento. Sono una cittadina con l’elmetto dello spirito critico”.
Qual è stata, dal suo punto di vista, la ferita principale, il provvedimento più difficile da votare?
“Sicuramente il decreto sicurezza. Ma su questo ho espresso tutta la mia contrarietà sia al capo politico che al capogruppo”.
Però avete firmato un contratto con la Lega.
“Certo, ma il contratto è una trama su cui lavorare. Bisogna trovare di volta in volta un equilibrio. Non procedere con la logica di una cosa a me e una a te. Per esempio sul decreto sicurezza avevamo fatto una serie di proposte migliorative che potevano essere accolte anche dalla Lega”.
(da agenzie)
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