FINANCIAL TIMES: GEORGE SOROS PERSONA DELL’ANNO, “BALUARDO DELLA DEMOCRAZIA LIBERALE”
IL MILIARDARIO DI ORIGINE UNGHERESE ODIATO DAI RAZZISTI PER IL SUO IMPEGNO A FAVORE DEI RIFUGIATI
È George Soros la persona dell’anno 2018 del Financial Times.
Il quotidiano finanziario della City di Londra ha giustificato la sua scelta definendo il celebre filantropo e investitore come “un baluardo della democrazia liberale, che in questo momento è sotto assedio da parte dei populisti”.
In un lungo articolo-intervista pubblicato oggi, si legge come Soros, 88 anni, americano di origine ungherese, pioniere degli hedge fund, autore di offensive speculative contro la sterlina e la lira nel 1992, oggi sia “costantemente sotto attacco online per il suo attivismo” umanitario “e per la sua visione liberale del mondo, idee sorte dopo la caduta del Muro di Berlino e oggi minacciate da una parte dalla Russia di Putin, dall’altra dagli Stati Uniti di Trump”.
Soros, si legge sempre nell’articolo del Financial Times, con le sue attività filantropiche “ha combattuto l’autoritarismo, il razzismo e l’intolleranza”.
L’annuncio del Ft ha provocato online lodi, approvazione e anche polemiche, come spesso capita quando si parla di Soros, che, oltre alle continue minacce di morte online, qualche settimana fa ha ricevuto anche un pacco bomba nella sua casa di New York.
Il filantropo e investitore è spesso nel mirino di antisemiti (a causa delle sue origini ebraiche) e di complottisti di tutto il mondo che considerano il suo attivismo umanitario a favore dei rifugiati la prova di fantomatici piani di “sostituzione razziale” in Occidente.
Persino il presidente americano Donald Trump ha sostenuto che ci fosse lui dietro all’ultima carovana di migranti centroamericani diretti verso gli Usa.
In Europa, dopo l’ostracismo e alcune leggi del premier ungherese Viktor Orbà¡n, la fondazione di Soros è stata costretta lo scorso agosto a trasferire la sua sede da Budapest a Berlino mentre la sua liberale Central European University ha annunciato lo spostamento dalla capitale ungherese a Vienna questo mese.
Di fronte alla decisione del quotidiano londinese, anche oggi sono partiti gli attacchi online. Soros ha risposto preventivamente tramite lo stesso articolo del Financial Times: “Mi accusano di tutto, anche di essere l’Anti-Cristo, mi piacerebbe non avere così tanti nemici. Ma questo è il segnale che sto facendo qualcosa di buono”.
(da agenzie)
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