FINI: “BEN VENGANO LE INDAGINI SUL PATRIMONIO DI AN”
SU ESPOSTO DE “LA DESTRA” DI STORACE, LA PROCURA DI ROMA HA APERTO UN FASCICOLO, IN QUANTO ATTO DOVUTO, CON L’IPOTESI DI TRUFFA AGGRAVATA SULLA BASE DI QUANTO IPOTIZZATO DAGLI AMICI DI STORACE… FINI HA GIA’ PRESENTATO NUMEROSE DENUNCE PER DIFFAMAZIONE
La procura di Roma ha aperto un fascicolo, in quanto atto dovuto, tiene a precisare, in seguito all’esposto presentato da due esponenti locali del gruppo La Destra.
L’ipotesi di reato segnalato dagli “esponenti” è quello di truffa aggravata – al momento contro ignoti – sulla vicenda dell’appartamento di Montecarlo, lasciato in donazione ad Alleanza Nazionale e poi venduto a una società off shore.
L’intenzione della Procura al momento è quella di acquisire tutta la documentazione relativa alla vendita dell’immobile.
ll fascicolo è stato affidato al procuratore aggiunto Pier Filippo Lariani.
A proposito delle illazioni sulla proprietà di quell’appartamento, il presidente della Camera Gianfranco Fini ha detto “Ben vengano le indagini sul patrimonio An, anche se la denuncia proviene da avversari politici” e ha poi annunciato di aver presentato alcune denunce per diffamazione.
“Il presidente Fini non è titolare dell’appartamento, e non sono a lui riconducibili le società che hanno acquistato l’immobile – si sottolineava in un comunicato – del pari è falsa la notizia relativa alla cifra versata quale corrispettivo. Sarà l’autorità giudiziaria ad acclarare la totale infondatezza di quanto divulgato e ad accertare la condotta diffamatoria”.
Il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, si sofferma sulle inchieste partite dai giornali vicini a Berlusconi contro Gianfranco Fini: “Non mi piace lo squadrismo intimidatorio nei confronti del Presidente della Camera. Se uno è un delinquente, lo è sempre. Una persona non è delinquente se fa una scelta oppure santa se ne fa un’altra”.
Lo stesso esposto di “due esponenti de La Destra”, attualmente alleati di Berlusconi, per molti è interpretata come l’ennesimo modo di gettare fango sul presidente della Camera.
Qualcuno non a caso, qualche giorno fa, aveva parlato della necessità di instaurare il “sistema Boffo”.
Peccato che Fini avesse anticipato di fatto anche questa inchiesta presentando querela per diffamazione, tramite Giulia Bongiorno, con ampia facoltà di prova.
Il che non è certo l’atteggiamento di chi abbia qualcosa da nascondere.
Così ora qualcuno non potrà nascondersi dietro “anonimi informatori”: se esistono dovranno presentarsi ai giudici .
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