FINI GELA BERLUSCONI: “FEDELI AL PROGRAMMA, MA SOLO SE NON VIENE TRADITO, NO A RIFORME CONTRO LA MAGISTRATURA”
“FUTURO E LIBERTA’ SARA’ LA GARANZIA DEL RISPETTO DEL PROGRAMMA”… “LA POLITICA DEVE AVERE LA CAPACITA’ DI RISPONDERE AI PROBLEMI DEGLI ITALIANI, DEVE CESSARE DI ESSERE UN TORBIDO AFFARE”… “I FONDI FAS PER IL SUD SONO STATI DIROTTATI AD ALTRI SCOPI, MENTRE IN MERIDIONE C’E’ UNA DISOCCUPAZIONE DRAMMATICA”
No a riforme della giustizia che «penalizzino la magistratura», «restiamo fedeli al governo ma il programma non venga tradito».
Il giorno dopo lo scontro tra Berlusconi e l’Anm, Gianfranco Fini interviene nel dibattito sulla giustizia e fissa i suoi paletti.
Il presidente della Camera è intervenuto telefonicamente ad un convegno organizzato da “Futuro e Libertà ” per l’Italia a Salerno, alla presenza del capogruppo di Fli alla Camera Italo Bocchino.
«Non vuol dire – ha detto Fini nel suo intervento – che tutti i magistrati sono eccellenti servitori dello Stato. Ce ne sono che, come in altre categorie, hanno dei difetti. Ma non si può e non si deve in alcun modo pensare di dar vita a una riforma della giustizia che parta dal principio che si deve punire o penalizzare la magistratura italiana».
Il presidente della Camera ha poi fatto questa previsione sull’esito della riforma sulla giustizia: «Lo vedremo nelle prossime settimane nel dibattito alla Camera», dove Futuro e libertà per l’Italia «è determinante in termini numerici», e ciò è «garanzia» per il rispetto del programma.
Fini lancia poi un avvertimento agli alleati: «Nei prossimi mesi – dice il presidente della Camera nel suo intervento telefonico alla convention di Generazione Italia in corso a Salerno, intervento ripreso da Sky Tg24 – gli italiani avranno la possibilità di verificare se la politica per davvero è un torbido affare in cui polemiche, personalismi, dossier, avvelenano quotidianamente il vivere civile o se al contrario la politica è la capacità di rispondere ai problemi reali dei cittadini».
Quindi dall’ex leader di An un passaggio su Fli: “Abbiamo una grande voglia di rinnovare la politica e dopo gli ultimi vent’anni bisogna resistere alle difficoltà ed affermare le nostre idee”. Perchè nella sfida lanciata con la nascita di Futuro e Libertà , “ce la faremo, non ho dubbi”.
Poi, sottolinea il presidente della Camera, “chi aderisce al movimento finiano ha messo in chiaro di fare politica non certo per interessi di parte o addirittura di carattere personale. E’ la più bella garanzia che possiamo offrire alla gente. Io sono convinto che con l’entusiasmo, con la pulizia delle idee, con la onestà dei comportamenti, con la coerenza delle azioni, in tempi brevi avremo ancora maggiori soddisfazioni”.
Per Fini il centrodestra è «fin troppo attento alle esigenze e alle richieste di un partito, la Lega» e «in molte circostanze sembra dimenticare che buona parte del suo consenso arriva dal Sud, dal meridione».
Fini ricorda che «stando agli impegni presi dal presidente Berlusconi nel discorso programmatico alle Camere», il meridione «deve tornare ad essere al centro dell’agenda politica. Ma occorre aspettare che alle buone intenzioni seguano fatti concreti e stanziamenti».
A giudizio del fondatore di Futuro e Libertà «è sacrosanto ricordare che servono le infrastrutture per il Sud», ma non va dimenticato che «in questi mesi i fondi Fas sono stati considerati un salvadanaio a cui attingere per far fronte alle tante emergenze che l’Italia di volta in volta doveva affrontare».
Fli, garantisce quindi Gianfranco Fini, sarà «in prima linea per garantire il riscatto del Sud, per garantire che i giovani abbiano finalmente la possibilità di esprimere le loro capacità . Credo sia una emergenza drammatica la disoccupazione, specie nel meridione».
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