FOSSE PER GLI ITALIANI, PUTIN SI SAREBBE GIÀ PAPPATO TUTTA L’UCRAINA: SOLTANTO IL 15% È CONVINTO CHE SIA NECESSARIO SOSTENERE L’UCRAINA FINO A QUANDO I RUSSI NON SARANNO STATI SPINTI AL DI FUORI DEL SUO TERRITORIO. IL 55% VORREBBE SOLUZIONI ALTERNATIVE, E IL 38% VORREBBE RIDURRE IL SOSTEGNO ALL’UCRAINA
FORSE NON SI SONO ACCORTI CHE IL CONTRIBUTO ITALIANO È GIÀ TRA I PIÙ BASSI IN EUROPA (AL 14ESIMO POSTO CON “SOLI” 2,5 MILIARDI, LA METÀ DELLA FRANCIA E QUASI 7 VOLTE MENO DELLA GERMANIA)
Quando i 27 ambasciatori Ue si sono riuniti per preparare il Consiglio europeo della scorsa settimana, i rappresentanti di Estonia e Lettonia avrebbero voluto scrivere nero su bianco che «l’Ucraina dovrà prevalere» ma gli altri governi hanno scelto di riposizionarsi su una formula diversa: «La Russia non dovrà prevalere».
A prima vista sembra una sfumatura lessicale ininfluente, anche perché il Consiglio europeo ha ribadito il sostegno a Kiev «fino a quando sarà necessario». Eppure, dietro questa nuova formulazione si nasconde un cambio di passo significativo: l’Ue sta ormai abbandonando l’idea che l’Ucraina possa vincere sul campo e dunque si concentra sulla necessità di una soluzione negoziata del conflitto.
Anche perché questo sembra essere ormai il sentimento prevalente nell’opinione pubblica dei principali Paesi europei: secondo un sondaggio di YouGov diffuso ieri dal quotidiano britannico The Guardian, è in netto calo il numero dei cittadini che vogliono che i loro governi continuino a sostenere l’Ucraina «fino alla vittoria», anche a costo di prolungare il conflitto, mentre è in netta crescita la quota di quelli che si dicono aperti a «soluzioni alternative»
Il sondaggio è stato effettuato in Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna, Svezia e Danimarca e gli italiani risultano essere quelli più desiderosi di porre fine al conflitto, anche se questo comporterà la firma di un accordo che lasci alla Russia una parte delle zone occupate dopo l’invasione del febbraio 2022.
Soltanto il 15% degli italiani è convinto che sia necessario sostenere l’Ucraina fino a quando i russi non saranno stati spinti al di fuori del suo territorio. Una percentuale che sale al 23% in Francia, al 25% in Spagna, al 28% in Germania, al 36% nel Regno Unito, al 40% in Danimarca e al 50% in Svezia.
Ma il dato significativo è che in tutti i Paesi la percentuale è nettamente inferiore rispetto alla rilevazione effettuata nel febbraio del 2023 (una decina di punti in meno). Al contrario, cresce il numero dei cittadini che vorrebbero soluzioni alternative: anche in questo caso, gli italiani sono in testa (lo chiede il 55%), seguiti dagli spagnoli (46%), dai tedeschi (45%), dai francesi (43%), dai danesi (34%), dai britannici (32%) e dagli svedesi
In Italia, secondo YouGov il 39% degli intervistati vorrebbe ridurre il sostegno all’Ucraina (è il dato più alto) e soltanto l’11% vorrebbe aumentarlo (è il dato più basso). Meno di un italiano su tre (è il dato più basso, insieme con i tedeschi) giudica negativamente un eventuale accordo di pace che preveda una cessione dei territori ucraini alla Russia.
(da agenzie)
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