“FOSSI STATO UN TERRORISTA AVREI POTUTO FARE DI TUTTO”: PARLA L’UOMO DELL’ALLARME A TERMINI
“HO MOSTRATO IL BIGLIETTO AL VARCO, AVEVO IL FUCILE IN MANO, MA NESSUNO MI HA FERMATO”
«Se fossi stato un terrorista ne avrei combinate di cotte e di crude». Luca Campanile, il pizzaiolo di 44 anni che a causa di un’arma giocattolo ha provocato il panico a Termini , il giorno dopo appare abbastanza tranquillo. Ma anche amareggiato.
«Sono arrivato a Termini con la metro, tranquillamente, davanti a me non c’era nessuno che scappava – racconta al Corriere – . Alla stazione sono passato davanti a militari, a carabinieri e a poliziotti: il fucile l’avevo in mano e nessuno mi ha fermato. E così pure al varco, quando ho mostrato il biglietto. Solo sul treno sono stato, diciamo così, bloccato».
«Mi è venuto da ridere»
Il pizzaiolo, del caos di lunedì sera, con la stazione evacuata, non si è reso conto affatto. Almeno così assicura: «Non mi sono accorto di nulla, ero sul treno. Poi, a casa, sono andato subito a dormire: ero stanco».
E aggiunge: «Non ho pensato che il fucile potesse allarmare. Era solo un giocattolo, anche un po’ rotto. Certo, avessi previsto quello che è successo, non l’avrei portato».
Del panico che ha scatenato l’ha saputo soltanto oggi, quando ha ricevuto una telefonata della madre che aveva visto un servizio in tv.
«Mi è venuto da ridere – racconta a Sky TG 24 – , non avrei mai immaginato una cosa del genere, mi è sembrata un’esagerazione». Tuttavia, capito il pasticcio provocato suo malgrado, «stavo pensando di andare dai carabinieri. Ma hanno fatto prima loro: e così è da stamattina che sto tribolando».
(da “il Corriere della Sera”)
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