FRANCIA GIORNATA ELETTORALE CON INCERTEZZA: SARKOZY IN RECUPERO, SETTE MILIONI GLI INDECISI
OGGI 46 MILIONI DI FRANCESI ALLE URNE PER IL BALLOTTAGGIO DELLE PRESIDENZIALI TRA IL FAVORITO HOLLANDE E IL PRESIDENTE IN CARICA SARKOZY…ATTESI I RISULTARI PER LE 20
Una vittoria al fotofinish, un’elezione che potrebbe giocarsi in un pugno di voti.
Tra poche ore si saprà chi sarà il prossimo presidente della Francia, tra Nicolas Sarkozy e Franà§ois Hollande.
I risultati sono attesi alle 20, anche se già dopo le 18.30 ci dovrebbero essere le prime indiscrezioni sull’andamento del voto come già al primo turno del 22 aprile scorso.
L’ultimo sondaggio di Ifop pubblicato per Paris Match ha confermato la possibile vittoria del candidato socialista con il 52% contro il 48% di Sarkozy, in netta ripresa.
Il presidente-candidato è convinto che tutto sia ancora possibile e che la partita “si giocherà sul filo del rasoio”.
Arrivato secondo dopo Hollande quindici giorni fa (27,18% contro 28,63%), Sarkozy è riuscito a recuperare due punti nelle ultime due settimane.
La sua caccia ai voti del Front National, che al primo turno ha ottenuto il 17,9%, sembra aver funzionato nonostante la presidente del Fn, Marine Le Pen, abbia annunciato che voterà scheda bianca.
Anche la posizione del leader centrista, Franà§ois Bayrou, che a sorpresa ha annunciato di voler votare Hollande, non sembra aver spostato preferenze dell’elettorato moderato verso la sinistra.
L’attuale scarto tra i due candidati, applicando il margine di errore dei sondaggi, rende incerto il pronostico.
Ci sono 7 milioni di francesi che sarebbero ancora indecisi.
Gli istituti paventano l’incubo di un risultato “too close too call” che renderebbe difficile
la proclamazione del vincitore alle fatidiche ore 20.
Non sarebbe la prima volta che la Francia elegge un presidente con un vantaggio risicato.
Nel 1974, il gollista Valery Giscard d’Estaing vinse con il 50,81 contro Franà§ois Mitterrand. Sette anni dopo, nel 1981, Mitterrand riuscì a batterlo con il 51,8%.
Nei territori d’Oltremare i francesi hanno già incominciato a votare.
Oltre 46 milioni di elettori sono chiamati alle urne in quella che è la nona elezione presidenziale della Quinta Repubblica.
La scelta è tra la continuità con il Presidente uscente, il postgollista Sarkozy al potere dal 2007, o il “cambiamento” proposto dal socialista Hollande, alla sua prima candidatura, già segretario del Ps tra il 1997 e il 2008.
Nel giorno del silenzio elettorale i due protagonisti della corsa all’Eliseo si sono presi una pausa dopo l’incessante e agguerrita campagna elettorale.
Sarkozy è rimasto nella sua casa parigina accanto alla moglie Carla Bruni e alla figlia Giulia.
Il candidato della gauche è invece tornato nella sua città di Tulle in Corrèze, dove si è unito alla gente passeggiando di prima mattina al mercato.
“Sono ansioso della vittoria” ha confidato.
Sarkozy e Hollande hanno 57 anni, si conoscono da molto tempo, entrambi sono stati alla guida dei rispettivi partiti.
Il socialista avrebbe voluto già candidarsi nelle presidenziali del 2007, ma venne scavalcato dalla sua allora compagna, Sègolène Royal.
Fortemente determinato, si è lanciato nella corsa all’Eliseo già un anno fa, quando ancora il favorito nei sondaggi era l’economista e direttore del Fondo monetario, Dominique Strauss-Kahn.
Dopo che Strauss-Kahn è stato messo fuori gioco dall’accusa di stupro a New York, Hollande ha vinto in ottobre le primarie del partito contro la Segretaria Martine Aubry.
Con un programma improntato alla sinistra riformista, è riuscito a rimanere sempre in testa ai sondaggi.
Se eletto, sarebbe il secondo presidente della gauche all’Eliseo, dopo Mitterrand.
Ma la rimonta del suo sfidante, che si è dichiarato meno di tre mesi fa, alimenta la suspence sull’esito finale.
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