FRANCIA, LA RIFORMA DELLE PENSIONI E’ LEGGE: IL GOVERNO SCAVALCA L’ASSEMBEA E RICORRE ALL’ART. 49 DELLA COSTITUZIONE
LO STRAPPO DELL’ESECUTIVO MENTRE NEL PAESE SI MOLTIPLICANO LE PROTESTE
Il governo francese decide di giocarsi il tutto per tutto sulla riforma delle pensioni. L’esecutivo guidato da Elisabeth Borne ha scelto di ricorrere all’articolo 49 comma 3 della Costituzione, che consente all’esecutivo di far approvare il testo senza il voto del Parlamento ma lo ha esposto poi a una mozione di sfiducia che può provocare la caduta del governo.
La riforma, approvata questa mattina dal Senato, doveva essere votata nel pomeriggio dall’Assemblea Nazionale. Ma con questa decisione, presa per la mancanza di una maggioranza certa fra i deputati, il voto non avrà luogo e il testo diventa legge.
Duro il commento del leader del partito socialista francese, Oliver Faure. “Quando un presidente non ha una maggioranza nel Paese, non ha una maggioranza all’Assemblea Nazionale, deve ritirare il suo progetto. L’Eliseo non è un parco per accogliere i capricci del presidente”, ha scritto su Twitter.
La protesta e la Marsigliese
All’ingresso della premier Elisabeth Borne in Assemblée Nationale, i deputati dell’opposizione si sono alzati in piedi cantando per intero la Marsigliese e inalberando cartelli bianchi con la scritta “No ai 64 anni”. La seduta è stata sospesa per due minuti per consentire di riportare l’ordine in aula. La premier ha poi annunciato il ricorso alla fiducia del governo sulla riforma delle pensioni ma è stata costretta a interrompersi più volte per le grida “dimissioni, dimissioni, dimissioni”, i fischi e il canto ininterrotto dell’inno francese.
La sfiducia
“Assumo la responsabilità del mio governo”: così la premier si è rivolta ai deputati annunciando il ricorso all’articolo 49 comma 3 della Costituzione per far approvare la riforma delle pensioni senza il voto. La presidente dei deputati del Rassemblement National, Marine Le Pen, ha annunciato “Depositeremo una mozione di sfiducia”.
(da La Repubblica)
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