FRANCIA, OLTRE 7.000 CONTAGI, MACRON: “NON ESCLUDO NUOVO LOCKDOWNâ€
“PROGRESSIONE ESPONENZIALE, INDICATORI OSPEDALIERI IN AUMENTO”
I dati sui contagi da coronavirus in Europa continuano a salire: la Spagna ha registrato 3.829 nuovi casi e 15 nuovi decessi nelle ultime 24 ore, 1.276 in Gran Bretagna, la Romania — il Paese più colpito nei Balcani — 1.318, con 48 altri decessi.
Ma è la Francia a registrare l’aumento peggiore: 7.379 in 24 ore, rintracciati grazie a un numero record di tamponi, 900mila in una settimana. Ieri erano stati 6.111, oltre mille in meno.
Il presidente Emmanuel Macron parlando con la stampa ha detto: “Non avrei imparato a sufficienza da quello che stiamo vivendo da alcuni mesi se vi dicessi che escludo totalmente un nuovo lockdown“. Per poi aggiungere: “Noi però ci predisponiamo per fare di tutto per impedirlo”.
Appena otto giorni fa, dalla villeggiatura sull’isola di Fort de Bregancon, diceva il contrario: “Non si può fermare il Paese, perchè i danni collaterali sono considerevoli”. La media dei contagi, allora, era di 2mila al giorno. Quattro volte in meno. “Il rischio zero non esiste mai”, ripeteva in un’intervista a Paris Match, ma “non si può richiudere tutto il Paese”.
Oggi il quadro epidemiologico in Francia è decisamente mutato: il ministero della Sanità sottolinea che “la dinamica di progressione è esponenziale” e che “gli indicatori ospedalieri sono in aumento“.
Le cifre dicono inoltre che sono stati 20 i decessi nelle ultime 24 ore, che hanno portato il totale a 30.596 da inizio epidemia. Stabile a 4.535 il numero dei ricoveri, in aumento di 6 unità quello dei pazienti gravi in rianimazione, a 387. In totale, 19 dipartimenti sono stati dichiarati “zona rossa“: è obbligatorio indossare la mascherina, anche all’aperto, a Parigi, Marsiglia, Strasburgo e altri Comuni del Basso Reno. In tutto il Paese è obbligatorio indossarla nei trasporti pubblici dall’11 maggio, nei luoghi pubblici chiusi dal 20 luglio e diventerà obbligatorio nelle imprese a partire dal 1 settembre
Gran Bretagna: 1276 casi
Anche nel Regno Unito i casi rimangono stabilmente sopra i mille al giorno: nelle ultime 24 ore i contagi diagnosticati sono stati 1276, in diminuzione rispetto agli oltre 1500 di ieri, e i morti sono stati 9 (a fronte dei 12 del giorno prima).
Le nuove infezioni sono state riscontrate su 186.000 test. Il governo di Boris Johnson ha intanto revocato alcune restrizioni: nelle scorse settimane erano stati introdotti lockdown localizzati in diversi comuni dell’Inghilterra del nord che avevano visti una ripresa di contagi superiori alla media: da Manchester a vari municipi delle contee di Lancashire e West Yorkshire. Limitazioni ancora in vigore a Leicester, da oltre un mese la città a più alto tasso d’infezioni e decessi del Paese, mentre è allerta pure in alcuni centri del Kent, nel sud del Paese.
Germania, Merkel: “Niente sarà più come prima”
In Germania ogni giorno si registrano intorno ai 1.500 nuovi casi e amministratori federali e locali guardano lo sviluppo della curva con dichiarata apprensione. Non si potrà tornare alla normalità dei comportamenti prima dell’arrivo del vaccino e dei farmaci adeguati, ha ripetuto la cancelliera, che non ha nascosto una punta di pessimismo: dopo la pandemia niente “sarà più come prima”, il virus “ci ha messo a dura prova, anche dal punto di vista esistenziale”.
Ad ogni modo, ha tagliato corto, “diversamente dalla crisi finanziaria, dove sapevamo che ricapitalizzando le banche si sarebbe tornati a dei livelli economici ragionevoli, non sappiamo qua finirà questa pandemia”.
(da “il Fatto”)
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